È un Nemanja Bjelica molto tranquillo quello che parla ai microfoni di Fox Sports sullo scontro che lo ha visto protagonista “passivo” contro Arron Afflalo.
Durante la partita persa dai Minnesota Timberwolves in casa degli Orlando Magic della notte trascorsa, dopo soli 4 minuti di gioco del secondo quarto, la guardia dei padroni di casa ed il serbo vengono espulsi dal rettangolo di gioco.
Afflalo perde la testa e sferra un pugno destinato al volto di Bjelica che, fortunatamente, lo schiva e riesce a trattenere l’avversario prima che gli altri giocatori li dividessero.
Lo scontro fisico fra i due è cominciato sin da subito durante il gioco ma nei limiti, o quasi, del regolamento. Pochi minuti prima infatti i due si erano visti chiamare un fallo tecnico a testa.
Bjelica ha successivamente dichiarato:
“Prima di tutto voglio chiedere scusa allo staff ed ai miei compagni per l’espulsione. Non so bene cosa dire, ci siamo scontrati l’un l’altro durante la partita sia in difesa che in attacco e questo fa parte del gioco. Non voglio fare la parte della vittima, ripeto fa parte del gioco, ma ha cercato di darmi un pugno ed io ho solo cercato, prima di tutto, di proteggermi e poi di aiutarlo, di calmarlo perché era fuori di senno. Non so cosa c’è che non va in quel ragazzo, ma a quel punto se tu mi attacchi in quel modo io devo proteggere me stesso e la mia famiglia.
Tutti quelli che mi conoscono sanno che sono un ragazzo molto molto tranquillo, ma so come vanno queste cose, voglio dire, sono cresciuto per strada, ma sono un giocatore professionista e non userò mai violenza durante una partita.
Ancora una volta, non voglio essere la vittima di questa storia. Sono felice di aver reagito in quel modo, cercando di calmarlo perché non so cosa sarebbe successo se avessi cercato di fare qualcos’altro. Non voglio dire che è una persona cattiva, magari ha avuto una pessima giornata, sono solo felice di aver reagito in quel modo, perché non so cosa sarebbe successo se avesse cercato di colpirmi ancora.”