Risultati NBA: i Big Three di OKC annientano Cleveland, CP3 si abbatte su Golden State, si fermano i Clippers
9 partite nella nottata NBA, tra cui spiccano i risultati di Cleveland, dove i Cavs soccombono sotto i colpi di OKC, e Houston, dove i Rockets femrano GS
(23-22) Milwaukee Bucks 94 – 116 Philadelphia 76ers (22-20)
Ottimo periodo anche per i Philadelphia 76ers, che con l’ottava vittoria nelle ultime 10 partite tornano prepotentemente in zona Playoffs e raggiungono il sesto posto ad Est.
I ragazzi di Brett Brown sono in palla fin dal primo quarto, trascinati dal ‘neo-starter‘ dell’All-Star Game Joel Embiid, e scappano a più 8 dopo aver segnato ben 37 punti nei primi 12 minuti; dall’altra parte, i Bucks sono orfani di Giannis Antetokounmpo e devono quindi affidare più responsabilità a Eric Bledsoe e sopratutto Khris Middleton – che le accetta di buon grado e chiuderà la partita con una tripla-doppia.
Milwaukee non si abbatte dopo il primo quarto e comincia a risalire dal -8, rosicchiando punti e arrivando agli ultimi 12 minuti sotto solamente di 4 punti: l’ultimo però è il quarto in cui Embiid e compagni tornano a fare la voce grossa, approfittano degli sforzi dei Bucks nei quarti precedenti e segnano ben 32 punti contro i soli 14 avversari, vincendo la partita con un netto 116-94.
Ottime prove per Ben Simmons da una parte (16+8+9) e Middleton dall’altra, la cui tripla doppia è da 24+14+10, ma il vero protagonista non può che essere uno: un Joel Embiid da 29 punti, 9 rimbalzi e 2 stoppate.
(37-10) Golden State Warriors 108 – 116 Houston Rockets (32-12)
Il big match della nottata va in scena al Toyota Center di Houston, dove Rockets e Warriors si affrontano per la terza volta in questa stagione dopo le prime due partite concluse con una vittoria a testa.
É la sfida tra le prime due della Western Conference, e la voglia di vincere è intuibile sin dai primi palleggi, anche se Houston sembra più in palla e scarica sugli avversari ben 40 punti nel solo primo quarto; Golden State registra la difesa e torna a farsi sentire, con Green, Curry e sopratutto Kevin Durant che provano ad opporsi al dominio iniziale di Chris Paul e James Harden.
Il secondo tempo comincia con i Rockets in vantaggio di 7 punti, ma i campioni NBA in carica ne hanno abbastanza di essere in svantaggio e provano a dare una spallata alla partita nel terzo quarto, riducendo ulteriormente lo strappo ed entrando negli ultimi 12 minuti sotto di 1.
La lotta si fa quindi più intensa, le percentuali dal campo si abbassano e le squadre, in controtendenza al resto della partita, perdono meno palloni (nonostante alla fine le TOV totali risultino ben 34): dopo un jumper d KD Golden State è addirittura in vantaggio 104-100 a 6 minuti dal termine, ma nel finale i Rockets si rifanno sotto e a decidere la partita è James Harden, con una giocata niente male su Steph Curry. I giochi sostanzialmente si chiudono, Golden State non segna più e finisce 116-108 per Houston, trascinata dai 22 con 8 assist di Harden ma soprattutto dai 33 con 11 rimbalzi e 7 assist di un Chris Paul in stato di grazia; per Golden State bene Durant, con 26 punti, 7 rimbalzi e 5 assist, e Draymond Green, cono 21-7-6, Curry si ferma a 19 punti mentre Klay Thompson ne fa registrare solamente 8 in 36 minuti.