(17-30) Memphis Grizzlies 85-108 San Antonio Spurs (32-18)
In una nottata di partite poco combattute non fa eccezione l’ex-scontro di pregio della Western Conference tra Spurs e Grizzlies. San Antonio, al momento, è troppo più compatta e rodata di Memphis e stravince nonostante l’abbondante ricorso a seconde e terze linee. Popovich tiene a riposo Aldridge e il quintetto Spurs si presenta così: Murray, Green, Anderson, Bertans, Gasol. La banda Pop risponde presente: 8 giocatori in doppia cifra (Mills 15; Gasol, Green e Forbes 14; Parker 12; Murray e Bertans 11; Lauvergne 10). Tripla doppia sfiorata per Pau (anche 15 rimbalzi e 9 assist), che vince il confronto col fratello Marc (18 e 7 rimbalzi). Gli Spurs sono in piena versione flusso offensivo: 29 assist e 10-24 da tre. Memphis tira con un imbarazzante 2-18 dall’arco. San Antonio, un miracolo dopo l’altro, è terza a Ovest. Grizzlies dodicesimi.
Damian Lillard celebra il ritorno all’All-Star Game con una prestazione da 31 punti e la vittoria dei suoi Blazers sui rivali di conference Timberwolves. Nelle parole di Dame:
“Io continuo a giocare e a rimanere ottimista e lucido. A mio parere dovevo essere anche negli ultimi due All-Star Game. È giusto che mi abbiano scelto quest’anno.”
I Timberwolves sono privi del contraltare di Lillard: il miglior giocatore della squadra Jimmy Butler (sostituito in quintetto da Nemanja Bjelica). La mancanza di Butler si sente, soprattutto in difesa, e i Blazers hanno gioco “facile” nel centrare una delle prestazioni balistiche più incredibili della regular season. 17-31 dall’arco: 6-11 Lillard, 4-5 McCollum (28 punti), 3-4 Aminu. Per Minnie bene Wiggins con 24 punti e Crawford con 19 (che porta a 52 il suo record NBA di giochi da quattro punti). Timberwolves quarti a Ovest, Blazers settimi.