(21-28) New York Knicks 118 – 130 Denver Nuggets (25-23)
Partita a senso unico anche quella andata in scena al Pepsi Center di Denver, dove i Nuggets hanno avuto la meglio contro degli arrendevoli New York Knicks.
Le cose si mettono infatti subito male per Porzingis e compagni, costretti ad inseguire già al termine del primo quarto, concluso sul 39-28 in favore dei padroni di casa. Le cose non cambiano nemmeno nel secondo periodo, e i Knicks non riusciranno mai a mettere la testa avanti fino alla sirena finale. Sotto di 13 di ritorno dall’intervallo, la squadra di New York accenna una timida reazione solamente a metà della terza frazione di gioco, con il canestro di Trey Burke, che ha chiuso la partita con 18 punti totali, che porta la sua squadra sul meno 8. In apertura dell’ultimo quarto però, i Nuggets segnano dieci punti di seguito, con le triple di Barton e Lyles che portano la squadra di Denver sul punteggio di 109-92, segnando il massimo vantaggio della partita. I Knicks tentano di ricucire l’enorme svantaggio con un parziale di 9-0, ma a Porzingis (21 punti di ritorno dall’infortunio che l’ha costretto a saltare l’ultima partita) viene fischiato il sesto fallo a meno di cinque minuti rimasti e si deve accomodare in panchina. A questo punto ci pensano Gary Harris, in vistosa crescita nelle ultime uscite e autore di 23 punti questa sera, e Jamal Murray, con 18 punti totali, a chiudere definitivamente i giochi.
Da segnalare per Denver sono anche i 18 punti e 10 assist di Jokic, i 21 punti di Lyles e i 16 di Chandler, entrambi in uscita dalla panchina, oltre alle ottime percentuali realizzative (60% dal campo e 50% da tre punti). Per New York invece solide le prove dei già citati Porzingis e Burke, oltre che di Kanter (20 punti e 7 rimbalzi) e di Beasley (21 punti partendo dalla panchina).
(31-20) Minnesota Timberwolves 113 – 126 Golden State Warriors (39-10)
Tutto tranquillo anche per gli Warriors, che guidati dalla tripla doppia da 28 punti, 11 assist e 10 rimbalzi di Kevin Durant sconfiggono agevolmente i Minnesota Timberwolves, apparsi piuttosto in forma nelle ultime partite, ma che stanotte ha probabilmente pagato l’assenza di Jimmy Butler, pedina fondamentale delle ultime vittorie. Gli Warriors hanno poi segnato un season-high di 21 triple, grazie soprattutto ai centri degli Splash Brothers, che chiudono con 25 punti a testa.
I padroni di casa partono subito forte, chiudendo il primo quarto in vantaggio per 38-29, non voltandosi più indietro fino al termine della gara. Ai Twolves non viene infatti concesso nulla se non un costante svantaggio di circa dieci punti, con la squadra del Minnesota che riesce avvicinarsi al meno 5 solamente a metà del secondo periodo, chiuso sul punteggio di 74-62 in favore di Golden State. Nel secondo tempo alla squadra della baia californiana non resta che amministrare il vantaggio.
Chiave della partita sono state le ormai consuete percentuali dal campo, con Curry e compagni che hanno tirato con il 54% dal campo e il 56,8% da dietro l’arco. Per i Timberwolves invece si è trattata di una serata non eccellente per quanto riguarda il tiro pesante, con la percentuale realizzativa attestatasi sul 30%, frutto di un rivedibile 6 su 20. Nonostante il maggior numero di palle perse (16 contro 10), la squadra della California ha dominato gli avversari per quanto riguarda gli assist (37 contro 25).
Infine, sono state comunque rilevanti le prestazioni di Karl-Anthony Towns (31 punti e 11 rimbalzi), fresco di prima convocazione all’All-Star Game in carriera, e di Jamal Crawford, autore di 21 punti uscendo dalla panchina.
