Nerlens Noel
Mandatory Credit: Jerome Miron-USA TODAY Sports
Nerlens Noel sembra essere da qualche tempo in rottura con l’ambiente dei Mavericks. Dopo aver dato segnali incoraggianti nelle primissime partite della stagione, l’ex Phila ha in breve tempo perso fiducia nei confronti di coach Rick Carlisle (pare per mancanza di impegno) fino a terminare fuori rotazione. Due mesi fa si è rotto il pollice, e il suo rientro avverrà presumibilmente a ridosso della pausa per l’All-Star Game, quando potrebbe aver già cambiato squadra.
Sì, perché la sensazione è che il front office dei Mavs voglia provare almeno a sondare il mercato alla ricerca di asset per ricostruire, poiché Noel ha una no-trade clause – vale a dire il potere di veto su una possibile trade – sul suo contratto da quasi $4,2 milioni (che comunque scadrà al termine della stagione). Noel potrebbe dunque essere un affare economico per i Bucks qualora non arrivassero ad Evans, o se DeAndre Jordan fosse davvero incedibile, poiché dopo la partenza di Monroe stanno faticando tantissimo sotto i tabelloni: con 38,1 rimbalzi di media a partita sono gli ultimi della Lega per rimbalzi di squadra. Per pareggiare i conti del salary cap, i Bucks potrebbero iniziare a trattare mettendo sul piatto i giovani DJ Wilson e Rashad Vaughn (che guadagnano $2,1 milioni in 4 anni e $1,9 milioni fino a questa estate rispettivamente), i quali finora hanno visto di media dieci minuti di gioco in due e che non sembrano far parte dei piani della franchigia.
Se per i Cavaliers dovesse definitivamente essersi chiusa la pista DeAndre Jordan, James e compagni potrebbero fare un pensiero a Noel, che andrebbe a sostituire almeno momentaneamente Love e dare un minimo di fisicità alla second-unit. Vista la voglia di ricostruire di Dallas e la win-now mode dei Cavs per cercare di accontentare il Re, la dirigenza dei Cavaliers potrebbe provare ad offrire qualcosa di simile ad Ante Zizic ($1,6 milioni per quest’anno, praticamente mai utilizzato e sceso in campo solamente in 12 gare) e Cedi Osman (che guadagna $2,6 milioni), vista anche la situazione salariale – la franchigia si trova oltre il limite della luxury tax per più di $14 milioni, non potendo così assorbire contratti dispendiosi.
Infine Noel potrebbe arrivare ai Lakers, bisognosi di liberare spazio salariale per cercare di attirare un nome importante la prossima estate. L’ex Phila potrebbe fare al caso loro proprio per il suo contratto leggero e in scadenza: si tratterrebbe di una scommessa a basso rischio. Le due squadre hanno avuto già modo di parlarne a dicembre con uno scambio che avrebbe coinvolto Julius Randle e lo stesso Noel, prima che quest’ultimo si infortunasse il pollice: un ritorno di fiamma in questi giorni non è dunque da escludere a priori.