(42-13) Golden State Warriors 121-103 Dallas Mavericks (17-38)
Va ai Warriors il più classico dei testacoda da regular season (migliore vs peggiore della Western Conference). Golden State annienta Dallas senza inserire le marce alte, nonostante una partenza a handicap (33-23 pro Mavs nel quarto di apertura). Dalla seconda frazione in poi i ragazzi di Kerr trovano il proprio famigerato flusso offensivo e piazzano 98 punti nei 30 minuti conclusivi. Il dato sui tiri dal perimetro è come sempre eloquente: 14-29 per GS (solo 9-37 per Dallas). Il parziale di 14-5 che apre l’ultimo quarto pure. I tre tenori offensivi dei Warriors si distribuiscono le responsabilità: 24 per Durant con 8-13 al tiro, 20 per Curry con 7-12, 18 per Thompson con 8-15. Bene il rookie Dennis Smith Jr per i Mavs (22 punti); doppia doppia per Nowitzki (16 e 11 rimbalzi). Golden State torna a vincere dopo due sconfitte in fila, in attesa della sfida contro San Antonio di sabato.
(23-31) Los Angeles Lakers 106-81 Oklahoma City Thunder (31-25)
I Lakers rivoluzionati dalla trade deadline sgambettano i Thunder privi di Westbrook (distorsione alla caviglia sinistra) e Anthony (distorsione alla caviglia destra). Il backcourt di LA, in attesa dell’arrivo di Isaiah Thomas, gioca una partita solida: 20 punti per Caldwell-Pope e 10 per Hart. In doppia cifra per i gialloviola anche Ingram (19), Randle (17) e Kuzma (16). In casa OKC Paul George predica nel deserto: 29 punti con 11-25 al tiro e 5-12 da tre; Steven Adams è l’unico altro Thunder in doppia cifra, con 13 punti. La squadra allenata da coach Donovan tira un orrido 8-34 da tre e un ancora peggiore 9-19 dalla lunetta. La partita è già chiusa a inizio ultima frazione, coi Lakers che amministrano l’81-66 con cui entrano nel quarto conclusivo. LA è alla quarta vittoria consecutiva.