(31-25) Indiana Pacers 97-91 Boston Celtics (40-17)
Partita pazza, fatta di parziali e contro-parziali, al Boston Garden. Dopo aver gettato nelle ortiche 26 punti di vantaggio (mai scommettere contro una rimonta dei Celtics), i Pacers si sono ritrovati e hanno portato a casa la settima vittoria delle ultime 10. I Celtics, attesi domenica alle 21:30 ora italiana dai Cavs, hanno perso due delle ultime 3.
La seconda miglior squadra della Eastern Conference ha inspiegabilmente subito un parziale negativo da 30-16 nel primo quarto. Forse ancora intorpiditi dalla vittoria in overtime sul campo di Washington, i Celtics non sono riusciti a contenere Victor Oladipo: 35 punti, 10 rimbalzi e 5 rubate per il prodotto dell’Università dell’Indiana. All-Star per la prima volta, Oladipo regala ai Pacers la prima vittoria sui Celtics dopo 5 sconfitte.
Victor Oladipo led all scorers with 35 points on 15-of-29 shooting, 10 rebounds, and five steals in tonight's #PacersWin. pic.twitter.com/BFOZDHVAmV
19 e 7 rimbalzi per Myles Turner; 13 + 14 per Thaddeus Young: i Pacers sono solo a due partite dal terzo posto dei Cavs a Est. Nessuna squadra della Eastern Conference ha fatto meglio di loro nelle ultime 10 partite e sbancare il TD Garden di Boston tirando col 25% dall’arco è un segnale estremamente incoraggiante.
Un Kyrie Irving da 21 punti è stati leggermente impreciso: 8 su 18 dal campo, 2 su 7 dall’arco. 10-8-4 per Horford, un po’ poco. A condannare i C’s, però, è stata la panchina: Terry Rozier ha tirato 1 su 11 dal campo, Marcus Morris 3 su 12: Boston non è arrivata al 40% dal campo. Si segnalano i 31 punti con 24 tiri combinati di Jayson Tatum e Jaylen Brown, ma è troppo poco. Boston non deve dormire sugli allori: Toronto è alle porte e il primo posto a Est va guadagnato.
(34-24) Minnesota Timberwolves 113-114 Chicago Bulls (19-35)
Ad un minuto malcontato al termine, con la partita in bilico, sono i due protagonisti a prendersi la scena. Jimmy Butler serve Taj Gibson per il +5 Timberwolves. Time-out Bulls. Pessimo close-out difensivo di KAT e LaVine schiaccia: -3. Tyus Jones ha la pessima idea di perdere un brutto pallone, si va di là. Tripla di LaVine: pareggio. In tribuna applaude Scottie Pippen. Stavolta a fermare il cronometro è coach Thibodeau, lo stesso col probabile acquisto di Derrick Rose completerebbe una reunion dei Bulls 2011. Lo schema libera Jimmy Butler: lay-up e +2 ospiti. Nuovamente, è Zach LaVine, scelto con la #13 scelta al Draft 2014 da Minnosota, con la palla in mano per battere Minnesota. Di fronte Jimmy Butler. Fischio: tre liberi. Il prodotto di UCLA li segna tutti e 3 e regala la vittoria ai padroni di casa. A nulla servono i buonissimi tiri tentati nel finale da Karl-Anthony Towns e Jimmy Butler con pochissimi secondi sul cronometro.
I 35 punti finali di Zach LaVine guidano un quintetto titolare dei Bulls tutto in doppia cifra. Bene Robin Lopez (19 punti) e Jerian Grant (doppia-doppia: 14 + 11 assist e 8 rimbalzi). Prove solide da Lauri Markkanen e Justin Holiday, mentre Bobby Portis provvede a 11 punti dalla panchina. Chicago torna a vincere dopo 7 sconfitte consecutive.
38-7-5 e 4 rubate per Jimmy G Buckets (13 su 15 ai liberi) e non basta. Seconda sconfitta di fila per Minnie dopo quella sul campo dei Cavs: ora Butler e i suoi sono equidistanti dal terzo posto degli Spurs e dal quinto dei Blazers/Thunder. 18 punti di AndrewWiggins, doppia-doppia per Karl-Anthony Towns ma a Minnie servirà ben altro contributo dalla panchina se vuole ambire ad un posto al sole nella Western Conference.