(28-29) Detroit Pistons 104-98 Atlanta Hawks (18-41)
Detroit ferma l’emorragia e, dopo tre sconfitte in fila, torna alla vittoria. I Pistons, però, si complicano la vita più del necessario. Dopo tre quarti senza storia (82-61 per la banda di Van Gundy), la frazione conclusiva vede quasi il riaggancio da parte degli Hawks, che piazzano un 37-22 che costringe l’allenatore avversario a rimettere in campo i titolari. Queste le parole di Van Gundy in merito:
“Abbiamo consegnato ai giocatori della nostra panchina un vantaggio di 30 punti. Ma loro non hanno neanche provato a difenderlo, in entrambe le metà campo. Credevo di poter far riposare i titolari, invece ho dovuto rimetterli in campo. E pure loro hanno giocato un finale di partita completamente fuori fase. In ogni caso abbiamo vinto: dobbiamo ripartire da qui.”
Migliore in campo Ish Smith, che chiude con 22 punti e 9 assist. Blake Griffin vicino alla tripla doppia con 13 punti, 12 rimbalzi e 9 assist. Per gli Hawks, bene l’esordiente Andrew White III (15 punti in 17 minuti). Pistons sempre noni a Est e ora a solo una partita e mezzo dagli Heat. Hawks col peggior record NBA.
(18-39) Orlando Magic 102-104 Charlotte Hornets (24-33)
L’ex di lusso Dwight Howard rispolvera la propria versione Superman e doma gli Orlando Magic. Il centro degli Hornets piazza 22 punti e 13 rimbalzi, con un ottimo +13 di plus/minus. Non è da meno il solito Kemba Walker: 20 punti, 5 rimbalzi, 6 assist e 4 rubate. Kemba che crede che Charlotte abbia ancora margine per un disperato assalto Playoff:
“Con questo successo siamo una partita più vicini alla zona Playoff. È stata una vittoria fondamentale.”
Gli ha fatto eco Howard:
“Questa vittoria ci serviva. Sta per arrivare l’All-Star Weekend e non è facile essere focalizzati al massimo sulla regular season.”
Gli Hornets ora sono a cinque partite e mezzo dagli Heat ottavi a Est. In casa Magic, eccellente prestazione per Mario Hezonja: 21 punti e 10 rimbalzi, con 10-20 al tiro. In una gara combattuta, DJ Augustin ed Evan Fournier hanno entrambi sbagliato – nel minuto finale – triple che avrebbero segnato il sorpasso Magic. Laconico coach Vogel: