Ormai non fa più notizia: gli Utah Jazz vincono ancora (e sono 11 in fila). Ormai non fa più notizia-bis: Donovan Mitchell è il miglior realizzatore di squadra (24 punti). I Jazz, all’interno di una partita equilibrata coi criptici Phoenix Suns di Devin Booker (28 punti e 6-14 da tre) fanno valere la propria superiore efficienza nei momenti chiave. Il finale, targato Gobert (4 punti negli ultimi 4 minuti), Mitchell (5) e Crowder (4) è tutto territorio di caccia di Utah. I Suns hanno discrete prestazioni da parte del core di giovani (22 Jackson, 14 Len, tripla doppia da 13, 11 rimbalzi e 12 assist per il neo-arrivato Elfrid Payton), ma subiscono la fisicità avversaria (54-41 il conto a rimbalzo pro-Jazz). Utah è agganciatissima al treno Playoff a Ovest (decima, a una partita e mezzo dai Pelicans). I Suns condividono il peggior record NBA con gli Hawks.
(32-26) Portland Trail Blazers 123-117 Golden State Warriors (44-14)
L’ultima partita della nottata regala una doppia prestazione leggendaria. Damian Lillard, vincente sui Warriors coi suoi Portland Trail Blazers, mette 44 punti (14-25 dal campo, 4-11 da tre, 12-12 dalla lunetta) e 8 assist; Kevin Durant, perdente da annali NBA, ne spara addirittura 50 (17-27, 6-14 da tre, 10-10 dalla lunetta; anche 7 rimbalzi e 6 assist). KD ne piazza 18 nel solo terzo quarto e chiude la partita con ben due giochi da 4 punti: per lui si tratta della quinta prestazione in carriera da 50 o più punti. Lillard, dal canto suo, scrive 18 nel quarto di apertura e lancia il parziale Blazers che vede la squadra dell’Oregon portarsi sul 63-51 a fine primo tempo. I Warriors rimontano, ma il tentativo di sorpasso si arena sulla tripla realizzata nel finale da Durant, canestro poi annullato dagli arbitri dopo instant-replay (KD esce dal campo e il tiro è quindi irregolare). I Warriors, con la sconfitta contro Portland, vengono superati dai Rockets al primo posto della Western Conference.