Risultati NBA: Westbrook sulla sirena, Curry doma i Clippers. Non basta James ai Cavs
Westbrook segna la tripla decisiva per battere i Kings sulla sirena. Anche Ben Simmons la decide nel finale per i Sixers; nei risultati NBA anche un super Curry da 44 punti
(34-26) Oklahoma City Thunder 110–107 Sacramento Kings (18-40)
Partita tutt’altro che facile per Oklahoma City, nonostante le apparenze e l’ottimo avvio nel primo quarto, concluso in vantaggio di 23 punti, sul punteggio di 44-21. I Kings rispondono infatti con un paio di parziali nel corso del secondo quarto fino al 64-60 a pochi secondi dall’intervallo, quando Carmelo Anthony segna la tripla del 67-60.
Il quarto viene dunque vinto dalla franchigia californiana per 39-23, riducendo così il vantaggio iniziale degli ospiti a soli 7 punti. Con le squadre si trovano sul punteggio di 67-60 al rientro dall’intervallo, i Thunder sembrano essere tornati in pieno controllo della partita quando il tabellino segna 85-74 in loro favore. Ci pensa allora il sempiterno Vince Carter a prendere per mano i Kings, prima completando la giocata da tre punti a metà del terzo periodo, poi la successiva tripla che ha reso possibile l’allungo di Sacramento, dando il là al parziale di 16-0 con il quale si conclude il quarto, vinto dunque dalla sua squadra per 30-18, arrivando sul punteggio di 90-85. L’ultimo quarto si fa dunque molto combattuto, e sarà deciso solamente negli istanti finali da Russell Westbrook. Con i suoi tre tiri liberi e il canestro di Steven Adams, la squadra si porta infatti avanti per 107-105; ci pensa allora Justin Jackson a pareggiare i conti. Con pochissimi istanti da giocare Carmelo Anthony trova smarcato Russell Westbrook proprio di fronte alla panchina di Sacramento, dietro all’arco da tre punti: sarà canestro praticamente sulla sirena per il 110-107 finale.
Westbrook chiude dunque con 17 punti, 15 rimbalzi e 12 assist; sono invece 26 punti, 8 rimbalzi e 8 assist per George, 23 punti per Anthony. Fondamentali anche i 18 punti e 11 rimbalzi di Steven Adams. Per i Kings da segnalare invece i 29 punti e 12 rimbalzi di Zach Randolph, così come i 13 punti di Carter e i 19 punti di Buddy Hield in uscita dalla panchina.
(30-27) Los Angeles Clippers 127–134 Golden State Warriors (45-14)
La vittoria dei Golden State Warriors viene coronata dal buzzer beater di Stephen Curry, autore di 44 punti fondamentali per aver la meglio su dei per nulla arrendevoli Los Angeles Clippers. L’aiuto maggiore l’ha avuto dagli altri All-Star della squadra, ovvero Kevin Durant (con 21 punti e 8 assist) e Klay Thompson (19 punti). Anche Draymond Green non si è tirato indietro con 13 punti, 7 rimbalzi e 6 assist.
Per i primi tre quarti la partita è sembrata sotto il controllo della squadra californiana, che arriva alla doppia cifra di vantaggio già nel corso del primo quarto, conclusosi sul punteggio di 34-23. Nel corso del secondo e terzo periodo di gioco i Clippers non hanno potuto fare nulla contro la straordinaria precisione al tiro degli Warriors (chiuderanno con il 62.7% dal campo e il 56% da dietro l’arco, mentre la squadra losangelina con il 50% e il 34.4% rispettivamente), dovendosi accontentare di uno svantaggio che non scenderà mai sotto ai 10 punti fino all’inizio dell’ultimo quarto. Con un parziale di 10-2 i Clippers tornano infatti a farsi vedere in apertura dell’ultimo quarto, riducendo lo svantaggio fino al -4: ci pensa allora Curry a tenere le dovute distanze dalla squadra di Gallinari e compagni, con una tripla fondamentale a meno di due minuti dalla fine.
Proprio Gallinari termina con 15 punti, in una serata nella quale l’intero quintetto dei Clippers termina in doppia cifra e nella quale il miglior realizzatore è Tobias Harris con i suoi 22 punti. Buona anche la prova del solito Lou Williams, autore di 21 punti in uscita dalla panchina nonostante un 2/7 da dietro l’arco. Oltre alle migliori percentuali dal campo, per Golden State sono state decisive le maggiori stoppate fatte registrare (8 contro 1).