(33-25) Milwaukee Bucks 122-119 Toronto Raptors (41-17)
Sì, ci sono volute delle settimane, ma alla fine anche il fortino dell’Air Canada Centre è caduto. Toronto nell’ultimo periodo aveva reso il palazzetto di casa praticamente inespugnabile, e il pronostico li dava per favoriti anche nello scontro con i Bucks di Giannis Antetokounmpo.
La partita infatti comincia all’insegna dei padroni di casa, che giostrano bene il proprio attacco tra i vari giocatori in campo e trovano anche un DeMar DeRozan particolarmente ispirato, ma non riescono a staccare definitivamente i Bucks.
Nel secondo quarto, gli ospiti scatenano una tempesta perfetta in attacco, alzano a dismisura il ritmo e rifilano addirittura 42 punti ai Raptors, trascinati da tutto il quintetto titolare, e vanno all’intervallo in vantaggio 67-55.
I Raptors però non si fanno spaventare dall’ondata avversaria, restano a contatto e cominciano lentamente a rimontare fino al termine del quarto quarto, quando con 2 minuti sul cronometro Siakam porta i suoi addirittura avanti 106-105; dall’altra parte però Bledsoe rimette subito le cose in chiaro con un layup, seguito da un fadeaway di Antetokounmpo che mette 3 punti fra le squadre; a 58 secondi dalla fine DeRozan riporta il distacco a un punto con una penetrazione, poi Middleton viene mandato in lunetta, fa 1/2, e Valanciunas può schiacciare la palla del pareggio a quota 110 proprio sulla sirena.
All’overtime la partita diventa durissima, nessuna delle squadre vuole perdere arrivata a questo punto, e la soluzione del giallo si riduce ancora agli ultimissimi secondi. Arrivati a pochi possessi dal termine, sul 118-117, a decidere il vincitore è proprio il greco:
Dopo il canestro di Antetokounmpo, DeRozan sbaglia la tripla del pareggio e così comincia la girandola di liberi che fa finire la partita 122-119.
Vittoria importante per i Bucks, trascinati da un Antetokounmpo da 26 punti, 12 rimbalzi e 6 assist, insieme ad altri 4 giocatori dei Bucks che vanno in doppia cifra, mentre per i Raptors si salvano DeRozan, a quota 33, e Siakam, con 17.
Scontro d’alta classifica quello che va in scena al Toyota Center di Houston, dove i Rockets ospitano Minnesota e non possono permettersi di perdere per non far avvicinare troppo Golden State in classifica.
Pronti via e i Wolves partono subito forte, trascinati dalla solita difesa che produce poi attacchi dinamici e mettono ben 32 punti nel primo quarto, staccando i Rockets di 6.
Houston, orfana di Eric Gordon, reagisce però nel secondo quarto, ritrova il ritmo che più le appartiene e si rimette in carreggiata, prima di scatenare la tempesta con cui darà una svolta definitiva nel terzo quarto.
Tra 24esimo e 36esimo minuti infatti i giocatori di Mike D’Antoni mettono ben 33 punti, lasciano gli avversari a 31 e, trascinati dai soliti Harden e Paul, non si guardano più indietro.
Nel quarto quarto i padroni di casa riescono ad amministrare e anche accrescere il vantaggio, e la partita alla fine si conclude 120-102. Il mattatore è James Harden, con 31 punti e 9 assist, seguito da 25 con 11 rimbalzi di Capela e i 6 giocatori complessivi dei Rockets che vanno in doppia cifra; per Minnie si salvano Wiggins (21) e Towns (18 con 13 rimbalzi), male Butler.
Cleveland vola a Memphis dopo la sconfitta della notte scorsa contro Washington, e deve riprendersi subito per non perdere il ritmo di Celics e Raptors in cima alla classifica.
A partire meglio però è proprio Memphis, grande delusa della stagione che senza nulla da perdere mette in campo un buon basket, si riscopre capace di giocare una difesa decente e conclude i primi 12 minuti in vantaggio. Ma è soltanto un’illusione. I Cavs mettono a posto le cose durante la prima piccola pausa, e nel secondo quarto ricominciano a macinare gioco, recuperano il piccolo svantaggio e vanno avanti senza più, sostanzialmente, guardarsi indietro.
La partita non ha più nulla da dire nell’ultimo quarto e si conclude 112-89, Cleveland manda ben sei giocatori in doppia cifra e ritrova la vittoria, mentre per i Grizzlies si salvano solo Tyreke Evans (15 con 10 assist) e JaMychal Green (15 e 10 rimbalzi). LeBron chiude a quota 18 punti.
