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Risultati NBA: Houston fa 13 di fila, Anthony Davis è il padrone della lega

11 le partite della nottata NBA, tra le quali spiccano i risultati di Houston, che batte Utah a domicilio e non si ferma, e l’incredibile partita di The Brow

(18-42) Orlando Magic 105-112 Oklahoma City Thunder (35-27)

Torna alla vittoria OKC dopo il brutto colpo preso contro gli Warriors due giorni fa ad Oakland, e lo fa in modo piuttosto tranquillo contro i derelitti Orlando Magic.
L’inizio di partita è però tutto degli ospiti, che non trovano minimamente l’opposizione della famigerata difesa di OKC nel primo quarto e segnano ben 38 punti, andando subito avanti di 7; nel secondo quarto i Thunder registrano la difesa e cominciano a recuperare il piccolo svantaggio, con un Westbrook totalmente dedito alla regìa che lascia lo spazio di prima punta offensiva a Paul George.

Dopo che il primo tempo dice 62-61 per i Magic, OKC nel terzo quarto prende definitivamente controllo della partita e non si guarda più indietro, trascinata anche da uno scintillante Steven Adams, e dopo aver stabilito il vantaggio nel terzo quarto non fa errori negli ultimi 12 minuti, lasciando che alla fine la partita termini 112-105.
George è il migliore con 26 punti, seguito dai 16 con 8 rimbalzi di Adams e un Westbrook da soli 8 punti ma 12 rimbalzi e 11 assist; per i Magic, bene Simmons, Fournier e Gordon, rispettivamente con 19, 19 e 18 punti.

(34-26) Indiana Pacers 103-109 Dallas Mavericks (19-42)

Stop inaspettato per gli Indiana Pacers, che volano a Dallas contro dei Mavericks che non hanno il minimo interesse a vincere ma non riescono a portare a casa la partita.
Il primo quarto è equilibrato e a basso ritmo, nessuna delle due squadre, nonostante gli obbiettivi diametralmente opposti, ha voglia di faticare particolarmente, ma Indiana tende a rilassarsi un po’ troppo e lascia che i Mavs vadano avanti di 6 punti nel secondo quarto, con il primo tempo che si conclude 49-43.

https://twitter.com/dallasmavs/status/968308640892575744

Nel terzo quarto ci si aspetterebbe la reazione dei Pacers, che invece si traduce in una rimonta di soli 3 punti e lascia spazio a un quarto quarto epico, durante il quale le squadre si scordano di difendere e alzano il ritmo, dando vita a uno spettacolo che alla fine dirà 41-38 per i Mavericks, che vincono la partita 109-103.
Il migliore non può che essere Harrison Barnes, che chiude con 21 punti, seguito dai 19 di JJ Barea dalla panchina, mentre per Indiana bene Turner (24 e 11 rimbalzi) e Oladipo (21).

(47-13) Houston Rockets 96-85 Utah Jazz (31-30)

Ma come, Houston non ha il miglior attacco della lega quest’anno? E fa solo 96 punti?
La reazione sarebbe più che giustificata guardando al risultato da solo, ma quando poi si vede che i Rockets si sono presentati a Salt Lake City senza Clint Capela, Ryan Anderson ed Eric Gordon, ci si rende conto della forza di questa 13esima vittoria consecutiva.
Vittoria che arriva su un campo non facile come quello dei Jazz, non più in striscia vincente ma comunque in forma e in lotta per un posto ai playoff ad Ovest.
Il primo quarto è all’insegna di basso punteggio e basso ritmo, più congeniale ai padroni di casa, e la situazione non cambia nel secondo, con il primo tempo che si conclude 44-39 per Utah.
Nel terzo quarto, però, la situazione cambia definitivamente, Harden e CP3 cominciano a far girare l’attacco dei Rockets e la squadra di D’Antoni realizza 31 punti in 12 minuti, lasciando gli avvesrari a 19 e dando un importante strappo alla partita.

https://twitter.com/HoustonRockets/status/968330169671999493

Arrivati al quarto quarto avanti di 7, i Rockets non hanno nessuna intenzione di fermarsi e allargano la forbice, lasciando poi che la partita si chiuda sul 96-85; Harden è ancora una volta il migliore, chiude con 26 punti, 11 rimbalzi e 5 assist ed è assistito dal solito Chris Paul, che aggiunge 15+6+7; per i Jazz si salvano Gobert (17) e Mitchell (16), poco da tutti gli altri.

(38-26) Minnesota Timberwolves 118-110 Sacramento Kings (18-42)

Rispondono bene all’assenza di Jimmy Butler i Minnesota Timberwolves, e dovranno essere in grado di farlo anche per le prossime 4-6 settimane.
Intanto pure la seconda è andata, nonostante un primo quarto durante il quale i padroni di casa dei Kings non sembrano disposti a rimanere a guardare e tengono il ritmo dei Wolves, trascinati da un Karl-Anthony Towns in grande spolvero.
Anche il secondo quarto è equilibrato, ma dopo un primo tempo che ha poco da dire in termini di emozioni ecco che Minnie trova lo strappo nel terzo quarto, rifila agli avversari un parziale di 34-17 e chiude la partita, che non ha più niente da dire negli ultimi 12 minuti e finisce 118-100.
Towns brilla con 26 punti e 17 rimbalzi, Wiggins lo supporta con 22 e a nulla servono, dall’altra parte, i 20 di Labissiere o i 17 di Cauley-Stein.

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