Dwyane Wade è un nome che da sé evoca ricordi indelebili. Scelto dagli Heat nel 2003 con la quinta scelta assoluta, Wade ha vinto 3 titoli in carriera. Uno nel 2006, insieme a Shaq. Gli ultimi due insieme agli altri 2/3 dei Big Three, James e Bosh. Seguono le esperienze (da dimenticare) nella nativa Chicago e alla corte del Re, a Cleveland. Dopo una stagione e mezza però il richiamo di casa è troppo forte: Wade is back in Miami. E con giocate ancora decisive con dediche speciali.
Una carriera leggendaria sotto tutti i punti di vista e che, un giorno, vedrà sicuramente l’introduzione del suo nome nella Basketball Hall of Fame. Quel giorno però potrebbe arrivare prima del previsto.
Wade, intervistato da Barry Jackson del Miami Herald, ha espresso tutta la sua incertezza verso il suo futuro nella lega. Ormai 36enne, l’attuale stagione iniziata a Cleveland e proseguita a Miami potrebbe essere l’ultima della sua carriera. Ecco le sue parole:
“Non lo so. Ho detto a tutte le persone a me vicine che valuterò al termine di questa stagione. È la prima volta in cui penserò a questo d’estate. Ultimamente (d’estate, ndr) ho dovuto pensare solo alla mia free-agency e a trovare nuovi accordi. Questa è la prima volta in cui valuterò come mi sentirò e cosa penserà la franchigia. Qualunque sarà la mia scelta, comunque, sono tranquillo. Sarà solo una mia decisione.”
Parole ricche di responsabilità quelle di Wade. Giunto alla sua 15esima stagione in NBA, Flash stesso si è probabilmente accorto di non poter più essere utile alla causa degli Heat come lo era una volta. Quale che sia la sua decisione, Wade ha comunque ormai un posto fra le leggende all-time della lega. E l’affetto dei suoi fan è e resterà smisurato, come dimostra la vicenda della vittima della sparatoria di Parkland.
Leggi anche:
A tutto LeBron, tra NCAA e Philadelphia
Harden non ha dubbi: “Questo è l’anno giusto”
Lue, modifica al reparto offensivo: “Troppo prevedibili”