Non si ferma il filotto di polemiche scaturito dal contatto “mariuolo” tra Zaza Pachulia e Russell Westbrook in Golden State Warriors-Oklahoma City Thunder del 24 febbraio.
Dopo lo stesso Westbrook – che ha definito la caduta-atterramento di Zaza intenzionale – è intervenuto in merito pure Kyrie Irving, gettando altra benzina sul fuoco.
DIRTY
Queste le parole della point guard dei Boston Celtics:
“Tutti hanno visto quel che è successo. M’interessa relativamente se sia vero o no che Nick Young abbia trascinato Pachulia addosso a Westbrook cadendo. Non voglio neanche dire che Zaza sia uno che gioca sempre intenzionalmente in modo sporco. Però, non si può non notare come cose del genere accadano più spesso quando lui è coinvolto. Russell è d’accordo. Pure Paul George è d’accordo.”
E ancora:
Sono anni che gioca al limite e oltre il limite. Non si tratta di sospenderlo per 10 partite, quanto di cercare di limitare seriamente la sua attitudine. Un tipo di gioco del genere non può essere permesso nella nostra lega; invito il commissioner e gli altri responsabili comportamentali a indagare approfonditamente in merito. Giochiamo duro, ma ci devono essere dei confini chiari. Il focus dovrebbe essere quello di preservare la salute di tutti. Se stai facendo male di proposito e resti impunito; beh, quella è una doppia str@#@#@#.
Il riferimento implicito è – con ogni probabilità – all’altro famigerato contatto killer che ha visto coinvolto Pachulia negli ultimi mesi. Il close-out che è costato gli scorsi Playoff a Kawhi Leonard.
Per il più recente intervento su Westbrook il centro georgiano non è stato punito. I suoi colleghi, però, si stanno rivoltando contro di lui. Vedremo se – in caso di nuovo contatto controverso – Adam Silver si vedrà costretto ad applicare un provvedimento esemplare.