(34-31) Miami Heat 113-117 Washington Wizards (37-28) [OT]
Tutti quei risultati NBA che gridano scontro Playoff sono interessanti. Questo del Verizon Center vede di fronte due squadre della Southeast Division, nonché due in cerca di un posto al sole ad Est. Sempre senza John Wall, il cui rientro è ancora lontano, Washington difende il proprio parquet al termine di un tempo supplementare.
Ma procediamo con ordine. A un minuto dalla fine del quarto quarto, c’è Washington avanti, sul +5 dopo una bomba di Bradley Beal. Miami risponde con questa sequenza: tiro-errore-rimbalzo in attacco-tiro-errore-rimbalzo in attacco-tiro-errore-rimbalzo in attacco-fallo in attacco-palla persa. Sembra finita. E invece Satoransky sbaglia il colpo del KO, assistito da Wade Josh Richardson riduce lo svantaggio a -3. Altra bomba sbagliata da Satoransky, Dwyane Wade non si fa pregare e segna col fallo. Parità. Bradley Beal sbaglia, a 1,6 secondi dal termine, il canestro della vittoria.
Il supplementare è però di Beal: Washington guida dal primo all’ultimo dei 5 minuti addizionali e si mette così alle spalle una brutta striscia di 3 sconfitte di fila. Il canestro più importante dell’OT? Questo di Markieff Morris, assistito da Bradley Beal:
Con Wall in recupero dall’infortunio al ginocchio, Washington ha ben più che resistito: 11-6. 5-5 nelle ultime 10, invece, Miami ospita Philadelphia nella prossima partita: cruciale per gli Heat.
Nonostante il suo minutaggio sia sotto osservazione, Bradley Beal gioca 43 minuti e scrive 30 punti con 16 tiri (quasi-perfetto 6 su 7 dall’arco), 6 rimbalzi e 7 assist. 19 e 7 assist per Satoransky, Kieff Morris doppia-doppia da 16 e 13 carambole. Otto Porter Jr. e Marcin Gortat combinano per 20 punti e 11 rimbalzi, mentre sigla 14 punti dalla panchina Kelly Oubre Jr. Per Miami, invece, segna 15 punti un ritrovato Winslow, 16 a testa per Dragic e Richardson, ma le luci della ribalta se le prendono Tyler Johnson (21-4-3-3) e Dwyane Wade (22 punti con 18 tiri, 0 su 5 dall’arco e 7 assist).
(20-45) Brooklyn Nets 101-114 Golden State Warriors (50-14)
Nulla di nuovo sul fronte Golden State Warriors. La squadra di Steve Kerr giocherella per tutto il primo tempo (compreso un secondo quarto da 34-13 per i Nets), poi ingrana le marce alte nella ripresa e centra la 50esima vittoria stagionale, sesta di fila, senza nemmeno far giocare Zaza Pachulia. I Nets hanno invece perso la 12esima partite delle ultime 13: la scelta ora ai Cleveland Cavaliers si fa sempre più promettente.
Tutto il quintetto di Golden State in doppia cifra, JaVale McGee compreso: 12 e 5 rimbalzi per l’ex Nuggets. 16-5-9 per Draymond Green, mentre Klay Thompson tira 8 su 15 dal campo per 18 punti. Kevin Durant impiega 16 tiri per postare 19 punti e 6 rimbalzi, ma l’uomo più caldo di serata è Stephen Curry: 34 punti, 6 rimbalzi, 4 assist e 3 rubate. Dalla panchina, per Golden State, si segnala solo un 6-6-4 di Andre Iguodala, queste due schiacciate consecutive comprese:
Ai Nets non basta un D’Angelo Russell da 22 punti e 8 rimbalzi. Spencer Dinwiddie segue a ruota l’ex Lakers (13 punti con 7 tiri e 5 assist), ma se esci dalla Oracle Arena col 26,5% dall’arco probabilmente esci con le ossa rotte. 19 con altrettanti tiri e 7 rimbalzi per DeMarre Carroll, doppia cifra in uscita dalla panchina per Caris LeVert, ma i Nets sono ancora un progetto nebuloso. Nessun minuto per Okafor né Stauskas.