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Dieci situazioni incredibili avvenute su un parquet NBA

L’NBA e le sue situazioni al limite del paradossale: pipistrelli, scarpe volanti, scarpe che esplodono, trombette da stadio e molto altro.

I titolari giocano per tutta la partita – Warriors vs Blazers (2010)

14 aprile 2010. Alla Rose Garden Arena di Portland si sfidano gli Warriors di un giovane e ancora inesploso Steph Curry (che quella sera ne metterà comunque 42) e allenati da Don Nelson, e gli arrembanti Trail Blazers di Batum e Rudy Fernandez. Gli ospiti arrivano a questa partita martoriati dagli infortuni e con la rotazioni già incredibilmente corte: durante il riscaldamento anche Ronny Turiaf e Anthony Morrow vennero dichiarati indisponibili per la partita ma finirono comunque per sedere in panchina con Devean George. Curry, Ellis, Tolliver e Reggie Williams giocarono 48 minuti a testa senza mai riposare, e così avrebbe fatto anche Devean George se, al 42esimo minuto, non avesse commesso il sesto fallo. Ufficialmente l’NBA stabilisce che nessuna squadra possa giocare con meno di cinque giocatori (al contrario di quanto successo in NCAA fra Alabama e Minnesota) ma gli arbitri, invece di permettere a George di continuare a giocare, punendo con un tecnico ogni fallo aggiuntivo al sesto, hanno costretto Don Nelson a schierare, seppur per sette e nove secondi, gli infortunati Anthony Morrow e Ronny Turiaf. La cosa più incredibile? Gli Warriors hanno comunque vinto 122-116.

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