(24-45) New York Knicks 110-118 Philadelphia 76ers (37-30)
Triple doppie, dicevamo. Ben Simmons dimostra per l’ennesima volta di essere un rookie speciale e piazza – appunto – la seconda tripla doppia (13 punti, 10 rimbalzi e 12 assist) nelle ultime due gare. Si tratta dell’ottava in stagione per la matricola australiana. Con la performance contro i Knicks, Simmons supera Magic Johnson e diventa il secondo di sempre per triple doppie messe a referto in una stagione d’esordio NBA. Primo, irraggiungibile, Oscar Robertson a quota 26.
L’altra star di serata è, manco a dirlo, Joel Embiid. Il centrone camerunese chiude con 29 punti e 10 rimbalzi, ben supportato da un Dario Saric da 21 e 12. I Sixers, comunque, faticano contro dei Knicks che arrivano sì da 8 sconfitte consecutive, ma che sono più in palla rispetto alle ultime uscite. Il team della Grande Mela si porta addirittura sul +13 nel terzo quarto, prima di essere rimontato nella frazione conclusiva (20-6 il parziale pro-Sixers che gira la partita).
Negli ultimi tre minuti l’esecuzione di Philly e migliore: Covington (15 punti per lui, con 5-7 dal perimetro), Embiid e Redick (18 punti) segnano uno dietro l’altro e aprono la strada alla tripla di Saric – su palla persa di Michael Beasley (per lui comunque ottimo report statistico da 24 punti, 13 rimbalzi e 7 assist) – che ammazza definitivamente la partita (113-106 a 1.58 dal termine). I Sixers restano nelle posizioni calde della Eastern Conference (sesti, al momento) e sono pronti a giocarsi il fattore campo ai Playoff con Cavs, Pacers e Wizards.
(54-14) Houston Rockets 101-96 Los Angeles Clippers (37-30)
I Rockets danno l’ennesima spallata di una stagione incredibile e portano a casa lo scalpo degli agguerriti Los Angeles Clippers, in lotta per un seed Playoff nella tonnara della Western Conference. Migliore in casa Houston, manco a dirlo, il candidatissimo MVP James Harden, che chiude con 24 punti, 5 rimbalzi e 7 assist. Eccellente anche la partita di Eric Gordon dalla panchina: il Rocket-cecchino mette a referto 23 punti con un surreale 7-9 dall’arco.
I Clippers rispondono col losing effort di un Tobias Harris sempre più focus offensivo (29 punti e 8 rimbalzi, con 13-24 dal campo). La prima metà della gara è appannaggio di LA, che piazza uno score complessivo di 51-47. Con un parziale da 8-2 sempre pro-Clippers a inizio terzo quarto, la partita sembra definitivamente indirizzata (66-54); è solo un miraggio.
I Rockets si ricordano all’improvviso di essere una macchina quasi perfetta e centrano un controparziale da 12 a 0. Nella frazione conclusiva Harden e compagni provano a scappare, ma i Clippers si portano sul 96-98 a meno di un minuto dalla fine. Il match winner è proprio il Barba, col jumper in step-back del 100-98 e l’1-2 dalla lunetta con 6 secondi sul cronometro che fissa il definitivo 101-98. Rockets alla terza vittoria in fila e sempre in vetta alla Western Conference; Clippers che perdono dopo tre successi consecutivi e al momento noni a Ovest (con sette squadre racchiuse in due partite e mezzo).