(38-31) Denver Nuggets 120-113 Detroit Pistons (30-38)
I Nuggets, decimi nella Western Conference, rimangono a contatto col resto delle candidate alla post-season. Il merito è del solito Nikola Jokic, che chiude con un’ormai consueta tripla doppia da 23 punti, 12 rimbalzi e 10 assist. Jamal Murray (26 punti e 9 rimbalzi) e Will Barton (23 punti dalla panchina) gli fanno da fidi scudieri.
I Pistons, dal canto loro, sono vicini ad abbandonare definitivamente l’obiettivo Playoff (8 sconfitte nelle ultime 10; 5 partite e mezzo di distanza dagli Heat ottavi a Est). Il progetto “Twin Towers” con Andre Drummond e Blake Griffin sotto le plance sembra già un fallimento, non tanto per colpa dei due (26 punti e 9 assist per Griffin stasera; 21 punti e 17 rimbalzi per Drummond), quanto per demerito dei compagni di squadra. Dalla partenza di Tobias Harris e Avery Bradley e in contumacia Reggie Jackson, infatti, i Pistons hanno preso a faticare terribilmente a livello di distribuzione delle responsabilità offensive.
Contro i Nuggets arrivano 22 sorprendenti punti di Dwight Buycks e un altrettanto sorprendente 14-27 dall’arco, ma la squadra continua a sembrare profondamente disfunzionale. I Pistons vanno sotto anche di 26 punti, prima di accorciare nel finale senza riuscire a ricucire del tutto lo strappo. Mike Malone, coach dei Nuggets, non ha preso bene l’atteggiamento rilassato dei suoi nei minuti conclusivi:
“Abbiamo concesso troppo a fine partita. Dobbiamo risparmiarci i parziali regalati agli avversari. La vittoria avrebbe potuto essere molto più larga.”
(39-30) Utah Jazz 116-88 Phoenix Suns (19-51)
Massacro a Salt Lake City, coi poco mormonici Utah Jazz che asfaltano senza pietà dei Phoenix Suns già in vacanza (settima sconfitta consecutiva). L’asse Donovan Mitchell (23 punti e 6 rimbalzi)-Rudy Gobert (21 e 13) funziona a meraviglia e pure Ricky Rubio e Joe Ingles contribuiscono con le specialità della casa (11 assist lo spagnolo; 4 triple l’australiano).
Gli unici due a salvarsi in casa Suns sono TJ Warren (19 punti) e il rookie Josh Jackson (17 e 9 rimbalzi). Da segnalare: 1) il ritorno di Dante Exum; fermo dal 7 ottobre scorso, quando si è infortunato alla spalla in pre-season 2) un principio di rissa – con Jared Dudley, Ricky Rubio e Marquese Chriss come protagonisti – scattato a metà terzo quarto.
