Nella notte, all’Air Canada Center di Toronto è andato in scena un episodio parecchio insolito persino per il mondo NBA. A 8.1″ dal termine della partita contro OKC infatti, DeMar DeRozan, Serge Ibaka e coach Dwane Casey sono stati espulsi uno dopo l’altro in seguito all’utilizzo di linguaggio inappropriato nei confronti dei direttori di gara.
Il primo a lasciare il campo è stato il numero 10 da Compton, punito con un secondo fallo tecnico da Marc Davis (il primo lo aveva preso durante un’azione precedente, lamentando un fallo di Corey Brewer su un suo tentativo di layup). Pochi secondi dopo è stato invece il turno del francese, allontanato dal parquet in seguito al fischio dello stesso arbitro, che ha poi pensato di terminare in bellezza mandando negli spogliatoi anche coach Casey, nonostante sembrasse apparentemente calmo in panchina.
Tutto ciò ha ovviamente agevolato la vittoria dei Thunder, che sono riusciti così ad interrompere la striscia di 11 W consecutive della padrona dell’Est. Secondo coach Casey comunque, gli ospiti avrebbero vinto meritatamente anche senza la catena di espulsioni nel finale di partita:
“Ci siamo tirati la zappa sui piedi da soli. Abbiamo fatto troppi errori, sbagliato tiri facili e perso troppi palloni.”
L’allenatore dei Raptors ha però poi affermato che la franchigia provvederà a denunciare formalmente quanto successo con gli arbitri, sperando possa servire come monito per il futuro:
“Gli arbitri hanno mancato numerose chiamate (arbitrali). L’importante però è che quando i fischi invece arrivano, siano i più corretti possibili. E non parlo solo della partita di oggi, è una cosa che va estesa a tutto il resto della stagione.”
Tensione ancora inevitabilmente molto alta nel triangolo fatto da arbitri-giocatori-allenatori, riuscirà la lega a trovare una soluzione concreta da qui a Giugno per migliorare le cose?