Russell Westbrook ha mancato l’appuntamento con la 103ª tripla-doppia in carriera fermandosi a 8 assist, ma un ultimo quarto stellare in cui ha mandato a referto 17 dei 29 punti personali ha permesso ai Thunder di mettere in cassaforte una vittoria cruciale in ottica Playoff.
Complice una “serata no” al tiro per Carmelo Anthony e Paul George (5-23 combinato dal campo per 18 punti complessivi), è toccato a Westbrook caricarsi la squadra sulle spalle indicando la via. A fine match, nelle interviste di rito, l’ex Indiana ha lodato il compagno per la leadership mostrata:
“È un ragazzo che, a questo livello, è sempre pronto ad affrontare il momento e percepisce come e quando prendere davvero il controllo. È semplicemente un giocatore unico e uno dei più esplosivi con cui io abbia mai giocato.”
Gli elogi sono stati prontamente riportati al diretto interessato, che ha risposto mostrando grande sicurezza nei suoi mezzi:
“Posso fare molte cose diverse sul campo. Il mio impatto è trasversale. Una sera potrei segnare punti, la sera successiva prendere rimbalzi, quella dopo ancora distribuire assist, difendere, mettere pressione, mostrare leadership. Cerco di fare ogni volta ciò che è più utile alla mia squadra.”
Piccola nota a margine: l’MVP in carica si è presentato ai microfoni indossando una maglietta autocelebrativa che indicava tutte le triple- doppie realizzate nella storica, ma non per questo irripetibile, stagione passata. Westbrook è infatti in linea per chiudere nuovamente in tripla-doppia di media e nella classifica specifica ogni-epoca insegue Jason Kidd, terzo a quota 107.
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