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Charlotte Hornets

Hornets, Kemba Walker: “Stufo di non fare i Playoff”

Kemba continua a giocare ad altissimo livello, ma gli Hornets sono arenati in un limbo interminabile

Charlotte, abbiamo un problemone. Gli Hornets, come noto, hanno uno dei monte salari più ingolfati dell’intera NBA (116 milioni per la stagione in corso; 117 per la prossima, con margine di manovra pressoché nullo); ciononostante, il team allenato da coach Steve Clifford è – quasi matematicamente – fuori dai Playoff per la seconda stagione consecutiva. Kemba Walker – leader indiscusso della squadra, alla seconda apparizione all’All-Star Game in fila – inizia ad avere un po’ di “mal di pancia”.

NY-KEMBA?

Kemba ha commentato così la non esaltante situazione di casa Hornets:

“Voglio giocare i Playoff, voglio vincere. Non sono più un giovane alle prime armi. Ho bisogno di competere. Odio vedere la post-season da casa. Da quando sono a Charlotte sono stato ai Playoff solo due volte in sette anni. Questa cosa mi fa sentire frustrato.”

E ha aggiunto:

“Spero ci siano le condizioni per rimanere a Charlotte a lungo. Mi sento un vincente e credo di meritare un contesto vincente attorno a me. M’interessa solo questo per il futuro. Quando arriverà il nuovo GM saprò meglio cosa fare. Vedremo che percorso vorrà intraprendere la dirigenza e se gli interessi del front office andranno nella stessa direzione dei miei.” 

Gli Hornets, come evidenziato da Walker, si sono liberati di Rich Cho, GM della squadra fino al 20 febbraio scorso. Si è parlato anche di Mitch Kupchak – General Manager dei Lakers periodo Shaq-Kobe e fino a inizio 2017 – per occupare lo slot vacante, ma al momento non si hanno certezze.

Di certo invece c’è che Kemba Walker – playmaker ventisettenne da 23 punti e quasi 6 assist in stagione, all’interno di un contratto da soli 48 milioni di dollari per 4 anni – non ha intenzione di sprecare il proprio prime in un contesto non vincente. Nella off-season 2019 Kemba diventerà unrestricted free agent per la prima volta da quando è in NBA. Difficile immaginarlo ancora agli Hornets per allora, soprattutto con una squadra perdente a fare da contorno. Mezza lega, New York Knicks in primis (Kemba è originario proprio di NY), rimane alla finestra.

 

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