I Celtics, semplicemente, non muoiono mai. Quando, a 2:25 dalla fine, l’ex di turno Jae Crowder segna il layup del +6, la partita se non finita sembra quantomeno ben indirizzata. Seguono invece 4 punti in fila e 2 rimbalzi offensivi di Greg Monroe (!) e incredibili errori di tutti i tipi (palle perse, floater sbagliati, tiri da 3 stoppati) che costringono Utah a rimanere a bocca asciutta negli ultimi 2 minuti. Nessun canestro. Quello decisivo, invece, lo segna Jaylen Brown a 3 decimi dallo scadere. È una bomba che muove il 94 pari, portando a Boston sul 28-10 in trasferta:
Con questo buzzer-beater di Brown, Boston completa la 14esima vittoria rimontano dalla doppia cifra di svantaggio. I Celtics hanno segnato 5 canestri per passare in vantaggio negli ultimi 5 secondi di gara, nessuno come loro quest’anno, per ESPN. Il canestro finale di Brown arriva da un’azione splendida gestita da Shane Larkin e facilitata da Semi Ojeleye. Non Kyrie o Horford. Boston è soprattutto una squadra molto ben allenata.
Chiude con 21 punti Brown, mentre Jayson Tatum impiega 15 tiri per segnare 16 punti. 13 a testa per Rozier e Baynes. 8-8-4-4 per Monroe, ottima stat-line rovinata da un orrendo 2 su 10 dal campo. 10 punti con 11 tiri, 9 rimbalzi e 4 assist per Shane Larkin. I Celtics battono Utah senza i tre All-Star a roster: per motivi diversi, no Hayward (ex!), no Kyrie e no Horford. Ma la seconda squadra ad Est è fatta d’acciaio.
I Jazz, invece, devono ricercare dentro loro stessi le cause della sconfitta. Inammissibile buttare via una performance di livello nei minuti finali in quel modo. Scrive 22 con 20 tiri Donovan Mitchell; doppia-doppia da 10 punti, 11 rimbalzi e 2 stoppate Rudy Gobert. 11-6-5 per Joe Ingles, mentre Ricky Rubio sfiora la tripla-doppia: 14 punti, 8 rimbalzi e 10 assist. Molto bene Crowder dalla panchina; Exum e O’Neale combinano per 10 punti.
(23-52) Dallas Mavericks 93-103 Los Angeles Lakers (33-41)
I Lakers vincono 3-1 la mini-serie stagionale contro i Mavericks e si portano 19-16 allo Staples Center. Senza più particolari obiettivi, la stagione di entrambe le squadre è volta ora a sviluppare i giovani talenti a roster. La partita di Los Angeles ha detto che i gialloviola sono ben più avanti nella ricostruzione.
Senza Isaiah Thomas, di nuovo costretto ad operarsi al fianco, i Lakers tirano fuori dal cilindro una delle migliori partite stagionali di Brook Lopez: 22-7-4 in 39 minuti. Doppia-doppia di assoluto livello, 20 punti e 10 rimbalzi, per Julius Randle. Se Ingram, Ball e Caldwell-Pope sono freddini, coach Walton inserire Wear, Caruso ed Ennis che danno un solido contributo. Dalla panchina, però, il migliore è Kyle Kuzma: 18 punti, 3 su 10 dall’arco e +23 di Plus/Minus.
Ai Mavs, alla sesta sconfitta nelle ultime 7, non basta un Harrison Barnes da 17 punti. Dennis Smith Jr., il play con le molle al posto delle gambe, posta 14 punti e 8 assist, mentre Dirk Nowitzki (che si sente ancora un ragazzino) mette assieme 13 punti e 7 rimbalzi. Coach Carlisle non sa dove mettere le mani: fa entrare per almeno 5 minuti ben 8 componenti della panchina (tale Jalen Jones compreso), senza che nessuno riesce a dare un contributo significativo.
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