56 punti per il prodotto di Kentucky sono il massimo nella storia della franchigia (precedentemente in mano a Mo Williams, 52 punti nell’Indiana nel 2015), record personale e sessantatreesima doppia-doppia stagionale. Chiuso il primo tempo a 26 punti, KAT è esploso per 17 punti nell’ultimo periodo: anche Kevin Garnett non può che complimentarsi. Uno dei migliori lunghi della lega nonostante la giovanissima età, Towns ha tirato 19 su 32 dal campo (!), 6 su 8 dall’arco (!!) e 12 su 15 ai liberi (!!!). Più 15 rimbalzi (4 offensivi) e 4 assist, in 41 minuti di permanenza sul parquet. Dominante!
Il brutto segnale, per i T’Wolves, è il fatto che nonostante un KAT mostruoso la partita si è risolta solo a tre minuti dalla fine, con un canestro-e-fallo a firma di (guess who) Towns che ha portato Minnie sul +10. Di nuovo senza Butler, Minnie ha avuto poco da Jeff Teague (11 punti con 12 tiri) e dalla panchina (solo 21 punti combinati da Jamal Crawford, Tyus Jones e Gorgui Dieng). 14 e 6 rimbalzi per Nemanja Bjelica, 17 con 13 tiri per Andrew Wiggins. Vittoria comunque fondamentale per Minnie, che grazie alla sconfitta dei Jazz scavalca questi ultimi al settimo posto ad Ovest.
Chi, indipendentemente dai risultati NBA di fine stagione, non ha speranze di Playoff, invece, sono gli Atlanta Hawks. 21-54 è un record valido per il secondo gradino più basso del podio, condiviso coi Memphis Grizzlies. Altanta ha tirato oltre il 50% dal campo, quasi il 50% dall’arco e l’82,6% ai liberi. Ha tenuto insomma ottime percentuali. L’uragano Towns ha però abbattuto tutto. Taurean Prince (21-4-7), Isaiah Taylor (20-2-8) e Mike Muscala (sorpresona dalla panchina: 24 punti con 10 soli tiri) compresi. Senza Dennis Schröder, out per un problemino alla caviglia sinistra, gli Hawks fanno maledettamente più fatica del normale.
Incredibilmente, per qualche strano motivo, i Memphis Grizzlies sono 2-1 nella mini-serie stagionale contro i Portland Trail Blazers. Come anticipato dai risultati NBA, Memphis è la seconda peggior squadra della lega, ma ha vinto le ultime 2 contro squadre che ad Ovest vorrebbero entrare ai Playoff, vanificando (almeno in parte) un’annata di disperato tanking. La squadra che non molto tempo fa ne perse 19 di fila non si riconosce più.
L’eroe di serata ha un nome e cognome: MarShon Brooks. Il prodotto dell’università di Providence segna 14 dei suoi 21 punti nell’ultimo periodo, impersonando al meglio Damian Lillard. Brooks MarShon chiude con 5 su 5 dall’arco, mentre Brooks Dillon, il rookie da Oregon, è il secondo miglior marcatore dei padroni di casa, con 18 punti e 6 rimbalzi. Solo 8 punti e 3 rimbalzi per Marc Gasol, mentre si rivede Chandler Parsons (15 punti in 19 minuti dalla panchina). Le riserve Wayne Selden, Kobi Simmons e Deyonta Davis combinano per 25 punti. Memphis tira col 52% dall’arco per la 15esima vittoria stagionale al FedEx Forum.
Senza il compagno di merende Lillard (non-con-la-squadra a causa della nascita del figlio), CJ McCollum si mette in proprio: 16 su 25 dal campo, 3 su 7 dall’arco, 7 su 9 dalla lunetta per 42 punti. Ma è uno dei pochissimi positivi. Bene Nurkic (12-8-2 con 3 rubate e altrettante stoppate). Luna storta per praticamente tutti gli altri, tranne un Wade Baldwin IV da 15 punti dalla panchina e uno Zach Collins sempre più incisivo. I Blazers però tirano male a cronometro fermo e solo col 26,7% dall’arco. Sempre terzi ad Ovest, devono amministrare due partite di vantaggio su Thunder.
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