I Golden State Warriors saranno, insieme ai San Antonio Spurs, coloro che daranno inizio alle danze dei Playoffs domani. I campioni in carica, tuttavia, dovranno fare a meno del proprio leader e 2 volte MVP, Stephen Curry. A confermare questa nefasta notizia, trapelata già da diverso tempo, ci ha pensato definitivamente Steve Kerr. Il coach dei californiani ha detto che Steph sarà rivalutato sabato, ma ha lasciato chiaramente intendere che non ci sono chance di vedere gli Splash Brothers al completo, almeno per il primo turno della post-season.
Curry si trova fermo ai box dal 23 marzo e, più in generale, non ha vissuto una stagione molto fortunata: il play dei Warriors ha disputato solamente 51 partite in stagione ed è stato vittima di diversi infortuni. Nonostante i guai fisici, Curry ha vissuto un’altra grande stagione, dimostrando per l’ennesima volta di essere uno dei migliori giocatori della lega: lo chef ha mantenuto una media di 26.4 punti, 6.1 assist e 5.1 rimbalzi, tirando con un eccellente 42.3% da 3 punti.
Nonostante Golden State possa vantare uno dei roster più forti e consistenti di tutta la lega, l’assenza di Curry si sta facendo decisamente sentire: con il proprio play titolare in campo, infatti, i Warriors hanno un offensive rating pari a 120.4, senza il dato precipita fino a 106.1. Curry è senza dubbio il vero e proprio motore dell’attacco dei californiani: un giocatore in grado di minacciare le difese avversario con il suo range di tiro praticamente illimitato e di creare spazi per i suoi compagni anche dove non esistono.
Quella di Curry non è l’unica assenza eccellente, né per i Playoffs in generale (basta pensare al duo Irving-Hayward), nè tantomeno per questa singola serie: tra i texani, infatti, manca un certo Kawhi Leonard, l’uomo che, purtroppo per una sola gara, era sembrato in grado di piegare i campioni in carica nelle scorse finali di conference.
Mancheranno Curry e Leonard domani, ma siamo sicuri che a partire da domani lo spettacolo dei Playoffs non ce lo toglierà nessuno.
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