Partita da dentro o fuori per i Thunder di Westbrook, che arrivano a Salt Lake City con le spalle al muro. Ne esce una gara equilibrata, una vera e propria battaglia che al termine premia gli Jazz, che vincono di squadra. L’inizio di gara è tutto a favore dei Thunder, che provano a partire forte: i Jazz tentano di rimanere in gara, ma dall’altra parte c’è un Russell Westbrook incandescente complice anche l’uscita di Rubio per infortunio dopo pochi minuti. Nonostante ciò, i padroni di casa sono bravi a gestire la sfuriata ospite, e dopo 12 minuti i Thunder sono si avanti, ma solo 22-18. Nel secondo quarto l’equilibrio continua: Thunder che mantengono sempre la leadership, ma Jazz che sono sempre attaccati alla gara. E anzi, i padroni di casa sul finire della prima frazione operano un mini break, e all’intervallo il punteggio è in parità sul 41-41.
Al rientro in campo la musica cambia completamente: Utah è un’altra squadra e piazza nei primi minuti in campo un parziale devastante: i Thunder sono sorpresi e vanno sotto, anche in doppia cifra. Il solito Westbrook ci mette una pezza, e a 12 minuti dal termine i Jazz, spinti da un superbo Mitchell, sono avanti di 8 (78-70). Ultimo quarto, e i Thunder provano una disperata rimonta: il solito Westbrook e un ottimo Adams provano a riportare sotto i suoi, che nella partita più importante sono traditi da Paul George. Utah barcolla, ma regge l’urto ospite: i Thunder arrivano sul -1 a 1:15 dal termine, ma poi si bloccano e i Jazz con i canestri di Favors e poi dalla linea del tiro libero chiudono la gara e la serie.
Per Utah grandissma prova di Mitchell che ne mette 38 con 14/26 dal campo. Doppia doppia da 12 punti e 13 rimbalzi per Gobert, 13 anche per Favors e 12 con 7 rimbalzi e 5 assist di Ingles. In casa Thunder 46 punti, 10 rimbalzi e 5 assist per Westbrook, che si prende ben 43 tiri dal campo. 19 e 16 per Steven Adams, mentre male Anthony con solo 7 punti, e pessimo Paul George che chiude con soli 5 punti e un terribili 2/16 dal campo.