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NBA, operazione al ginocchio per Paul George

Il giocatore diventerà free agent in estate, e oltre a lavorare per recuperare dall’infortunio dovrà decidere del proprio futuro per le prossime stagioni

È stata una foto del giocatore su Instagram a rivelare la presenza di Paul George in sala operatoria e, dopo che la notizia è rimbalzata per tutti i media locali, sono usciti anche i particolari sulla vicenda: l’ex Indiana Pacers infatti sarebbe finito sotto i ferri per risolvere un problema al ginocchio sinistro e dovrebbe poter tornare ad allenarsi tra circa 6-8 settimane.

Solitamente un’operazione chirurgica non è mai un affare per un giocatore in scadenza che deve trovare un nuovo contratto, ma George, che durante la serie di Playoff persa contro gli Utah Jazz per 4-2 aveva accusato anche dei problemi all’anca lo avevano limitato nelle ultime partite, ha un background tale che dovrebbe permettergli di non risentire economicamente di questo intoppo sul suo percorso di allenamenti estivi. Inoltre, visti i tempi di recupero e lo stato d’animo del giocatore nelle “Stories” su IG, non dovrebbe trattarsi di un intervento invasivo.

Per il prodotto di Fresno State sarà un estate sicuramente importante, in cui dovrà decidere a quale squadra legarsi per le prossime stagioni, con la possibilità di scegliere tra diverse possibilità: C’è ovviamente l’opzione di restare ad OKC, dove il rapporto con Russell Westbrook sembra essersi molto cementato e dove lui ha più volte detto di trovarsi a meraviglia.

L’altra pista più calda rimane sempre l’approdo nella sua città, Los Angeles, sponda Lakers ovviamente, dove Magic Johnson e la LakersNation starebbe aspettando a braccia aperte sia lui che LeBron James.

Un’ulteriore ipotesi trapelata negli ultimi giorni sarebbe quella di un interesse da parte degli Indiana Pacers nel riportare il giocatore ad Indianapolis, anche se il GM Kevin Pritchard ha fatto notare come la squadra abbia ormai trovato in questa stagione una nuova identità nella quale non è sicuro che il giocatore potrebbe integrarsi alla perfezione.

Sarà sicuramente una decisione importante per Paul George (21.9 punti e 5.7 rimbalzi con il 40% da tre punti in stagione), che ha ancora 28 anni, ma ha sicuramente bisogno di trovare una franchigia che gli possa permettere di competere per il titolo, cosa che sembrava potesse fare quest’anno in Oklahoma, salvo poi sciogliersi come la neve al sole tra le montagne di Salt Lake City.

 

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