(4) Cleveland Cavaliers 94-107 Boston Celtics (2)
Boston guida la serie sul 2-0.
Dopo la batosta subita dai Cleveland Cavs nella passata Gara 1, tutto il mondo si aspettava una reazione forte da parte dei vice campioni NBA in carica, che purtroppo però hanno evidentemente deluso le aspettative. Se da una parte infatti LeBron James ha cambiato definitivamente marcia rispetto alla prima partita della serie, collezionando l’ennesima partita da stella assoluta, il resto dei Cavaliers continua per lo più a stare in disparte, faticando immensamente sia in attacco che in difesa. Dall’altra parte invece, Boston continua ad incantare e stupire, forte di una cultura solida e soprattutto di un coach che non lascia nulla al caso.
LA PARTITA
Se la squadra di Brad Stevens si presenta alla palla a due con lo stesso quintetto proposto in Gara 1, Tyronn Lue prova invece a cambiare i giochi rispolverando Tristan Thompson e piazzandolo al posto di Kyle Korver, memore del buon impatto difensivo che TT ha storicamente avuto ai danni di Horford. La notizia migliore per i Cavs però arriverà solo dopo un paio di possessi, quando LeBron James decide di mettersi in ritmo dall’arco dei 3 punti lasciando piovere una raffica di canestri sulle teste dei presenti al TD Garden.
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21 punti (8-13 dal campo, 4-7 dall’arco) e un paio di canestri da fantascienza, questo il bottino di LBJ nei primi 11′ del primo quarto di gioco, che però non ha ugualmente fatto demoralizzare i padroni di casa. Nonostante infatti una difesa ben al di sotto delle proprie capacità, i Celtics sono riusciti a rimanere aggrappati alla partita grazie ai 14 punti (con 3-5 dalla lunga distanza) di Jaylen Brown, terminando così la prima frazione di gioco in svantaggio di soli 4 punti sul 27-23.
Nel secondo quarto di gioco però i Cavs continuano ad attaccare forte e per una volta lo fanno senza il contributo di James; grazie infatti agli 11 punti consecutivi di Kyle Korver e ad un paio di canestri di Kevin Love e Jeff Green gli ospiti riescono a portarsi addirittura sul +11, massimo vantaggio della serata, che mantengono nonostante siano costretti a fare a meno del 23 per un paio di minuti a causa di un forte colpo al volto rimediato in uno scontro in area con Jayson Tatum. Proprio quando i Celtics sembrava stessero affondando definitivamente, due canestri in fila di Marcus Morris sul finire del quarto hanno riportato i padroni di casa a -7, chiudendo così la prima metà di gioco sul punteggio di 55-48 in favore della franchigia dell’Ohio.
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Al rientro dalla pausa lunga l’inerzia della partita è poi totalmente cambiata; i ragazzi di Brad Stevens infatti si sono presentati in campo con tutt’altra faccia rispetto ai primi due quarti, sia in attacco sia in difesa. Oltre ad un paio di canestri di Jaylen Brown (che chiuderà a quota 23 punti) e qualche giocata importante di Marcus Smart infatti, è stato Scary Terry Rozier ad entrare in ritmo e dettare legge per i C’s, che hanno saputo sfruttare i suoi 14 punti nel solo quarto per trovare il primo vero vantaggio della serata.
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Non sono bastati infatti gli 11 punti di Love e i 7 (con 4 assist) di James per frenare il terzo periodo di Boston, che è riuscita a segnare la bellezza di 36 punti concedendone solo 22 agli avversarsi, chiudendo così la penultima frazione di gioco in vantaggio sull’84-77.
L’ultimo periodo di gioco sa già di sconfitta per i Cavs, che sembrano ormai aver mentalmente abbandonato la partita nonostante manchino ancora parecchi minuti sul cronometro. A 6′ dal termine del match infatti James e compagni si trovano in svantaggio di ben 11 lunghezze (82-93) sui Celtici, che continuano ad infrangere la loro ‘scarna’ difesa con i canestri di Brown e le penetrazioni di Smart fin quando il Re non decide di averne abbastanza. Grazie a 5 punti consecutivi e ad un assist per Love infatti riesce a riportare Cleveland a -6 con 4′ e spiccioli ancora da giocare, salvo poi commettere un fallo pesante su Horford che riallontana Boston grazie ai due liberi segnati. Ora per i Cavs si fa quasi disperata e a complicare definitivamente il tutto si aggiunge J.R. Smith, che commette un flagrant foul sempre ai danni del numero 42 dei C’s regalandogli così altri liberi e il possesso palla, dal quale seguiranno ben due canestri del domenicano che metteranno la firma decisiva su Gara 2.
Occasione sprecata dunque per i Cavs, che non riescono ad approfittare della mostruosa tripla doppia di LeBron James (42 punti, 10 rimbalzi e 12 assist) e dei 22 punti con 15 rimbalzi di Kevin Love per portare la serie in parità, a causa soprattutto delle 15 palle perse – contro le 5 di Boston – e dello scarno contributo ricevuto dal resto del supporting cast, in primis Smith (0 punti, 0-7 dal campo) e Hill (3 punti). Splendida invece la partita dei Celtics, che ancora una volta possono contare sulla miglior difesa di tutta la lega e sul contributo del quintetto base (tutto lo starting five ha concluso in doppia cifra) con l’aggiunta del solito Marcus Smart. Ora la serie si sposterà in Ohio, riuscirà James a ribaltare ancora una volta il risultato o sarà 3-0 Celtics?
Appuntamento nella notte tra sabato e domenica per saperlo.. Game 3 is coming!
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