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NBA, qui Rockets: “Concentrati su noi stessi”

Rockets proiettati già verso Gara 3 sulle ali dell’entusiasmo

Houston saluta il Toyota Center certa di tornare in Texas anche per Gara 5 e desiderosa di continuare sull’onda delle buone cose mostrate nel secondo atto della serie Finale della Western Conference anche nella coppia di partite che l’attende sulla Baia.

James Harden sa che l’ostacolo sarà duro da superare, ma in testa ha un solo pensiero fisso:

“Ci concentriamo su ciò che dobbiamo fare senza preoccuparci di chi ci troviamo di fronte. Se scendiamo in campo con questa grinta e ripetiamo ciò che abbiamo fatto stasera, non importa [l’avversario], ma se non lo facciamo si ripresenterà lo scenario di Gara 1. Non è una questione di partita a scacchi o di  ciò che i nostri avversari stanno facendo. Tutto dipende da noi. In Gara 1 abbiamo segnato 70 punti, stasera 95. Siamo stati piuttosto aggressivi in difesa e ciò ci ha permesso di andare in transizione. Se ci mettiamo comodi e li lasciamo correre liberamente per il campo e prendere tiri piazzati, ci faranno a pezzi. Se però li sfidiamo e cerchiamo di rendere loro la vita difficile, possono venir fuori buone cose per noi.”

 

P.J. Tucker, insospettabile protagonista per i Rockets anche in attacco (career-high da 22 punti nei Playoff per lui), insiste sulla voglia di piegare le gambe nella propria metà campo a livello di collettivo:

“L’attacco ci viene facile, non dobbiamo nemmeno pensarci. Abbiamo probabilmente due dei migliori playmaker nella storia della lega ed Eric Gordon e altri ragazzi che possono attaccare il ferro e tirare con continuità. Quando  stringiamo le maglie in difesa, dall’altra parte otteniamo ciò che vogliamo. Siamo gli underdog della situazione, indubbiamente. Gli Warriors sono i campioni e resteranno tali fino a che qualcuno non riuscirà a batterli. Dobbiamo mantenere questa mentalità per tutta la serie. L’unica possibilità di passare il turno dipende dal nostro livello di aggressività, che dev’essere superiore al loro. Dobbiamo giocare con più fisicità e più lucidità. Non abbiamo bisogno di una vittoria per capire chi siamo. […] La squadra ha orgoglio e, a prescindere dal risultato finale, ci siamo ripromessi di non giocare più come in Gara 1.”

Tucker ha poi chiuso con una battuta sullo small-ball imperante nella serie: meglio ‘Hamptons Five‘ o ‘The Tuck Wagon?

“Preferisco il nostro quintetto piccolo, dove sentiamo di avere qualcosa in più rispetto agli altri. Vuoi giocare piccolo contro di noi? Ok, risponderemo allo stesso modo.”

 

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