Chi di tiro da tre ferisce, di tiro da tre perisce. Potrebbe essere questa la fotografia di Gara 7 della Western Conference tra Houston Rockets e Golden State Warriors. Nonostante il misero 15.9% dall’arco dei 7.25, con sole 7 triple segnate su 44 tentativi, Mike D’Antoni non pensa che i suoi siano dipendenti dal tiro da 3.
Perché questo è quello che hanno fatto i Rockets durante la stagione. Nonostante le 27 conclusioni da 3 sbagliate consecutivamente (nuovo record NBA) questi sono i principi di Moreyball: isolamenti, penetrazioni e triple. Vivono e muoiono con la formula che gli ha consentito di vincere 65 partite in regular season e che li ha portati ad una sola partita dal raggiungere la Finale NBA.
Per questo D’Antoni non ci sta e difende a spada tratta il modo di giocare dei suoi ragazzi. In sala stampa, nel post partita, alla domanda che gli chiedeva se avesse perso la fiducia nell’affidarsi al tiro da 3 ha risposto cosi:
“Se ho perso fiducia? Assolutamente no, perché come avete visto anche l’altra squadra gioca molto simile a noi. Il gioco sta andando in questa direzione e noi abbiamo la formula giusta. Abbiamo preso molti tiri ma era esattamente quello che volevamo. Dovevamo solo eseguire meglio ma miglioreremo.”
L’ex giocatore e allenatore dell’Olimpia Milano ha poi aggiunto:
“Se sbagliavamo alcuni layup non avrei sentito nessuno di voi dire ‘Basta layups, dobbiamo tirare da 3’. Abbiamo preso molti tiri aperti e non li abbiamo segnati mentre loro si. Questa è la differenza. Hanno messo una percentuale migliore di tiri e hanno vinto.”
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