La notizia arriva direttamente da coach Lue, poco prima di partire alla volta di Oakland per l’inizio delle Finals: Kevin Love rimane sotto il severo e rigido protocollo NBA delle concussions, i colpi alla testa. La sua situazione rimane quindi incerta.
Love ha già dovuto saltare Gara 7 delle finali ad Est per via del protocollo, dopo essersi scontrato duramente con il rookie dei Celtics Jayson Tatum. Il suo posto è stato preso da Jeff Green che si è poi rivelato uno degli elementi migliori della sfida, risultando decisivo nell’aiutare LeBron James a conquistare la quarta finale consecutiva dei Cavs, grazie ai suoi 19 punti e 8 rimbalzi.
Love quest’anno ha giocato sia da ala che da centro ed ha mantenuto medie di 13.9 punti e 10 rimbalzi. La sua presenza in campo resta fondamentale per Cleveland, nonostante le note difficoltà sul lato difensivo, per dare un po’ di respiro a James e per mettere a referto punti, puntando sul suo indiscutibile talento offensivo.
Non è la prima volta che Love si trova ad affrontare delle difficoltà fisiche prima delle Finals: già nel 2015 dovette saltare l’intera serie di finali, conclusasi a Gara 6 col primo titolo degli Warriors dell’era Curry, per via di una lussazione alla spalla. Si infortunò proprio durante le finali di Conference e proprio contro i Boston Celtics: ai tempi, il responsabile fu Kelly Olynyk.
Tutta Cleveland spera nel recupero di Love per tentare l’assalto, il quarto consecutivo, al titolo NBA, cercando di ripetere l’impresa del 2016. L’impressione è che mai come quest’anno serva davvero un mezzo miracolo per battere l’armata della Baia.
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