Durante il primo quarto di Gara 3 alla Quicken Loans Arena, la stella dei Golden State Warriors Draymond Green e il centro dei Cleveland Cavaliers Tristan Thompson hanno ottenuto un doppio fallo tecnico.
Green, che ha ottenuto una prestazione da 10 punti, 9 assist e 2 palle rubate in 40 minuti sul parquet, è, però, andato vicino al secondo tecnico della gara (e alla conseguente espulsione) più volte durante la partita.
Il 28enne, che ha collezionato 15 falli tecnici (e 3 espulsioni) in stagione regolare, durante l’ultima partita ha ottenuto il quinto di questi Playoff.
Giovedì, però, dopo l’allenamento ha spiegato ai reporters di TheScore:
“Continuerò ad essere chi sono. Questo è quello che mi ha reso il giocatore che sono.
È qualcosa di cui cerco di essere un esempio. Senza dubbio questo porta a del fervore, della foga, che va bene, ma porta anche dell’amore, che è grandioso.
Sono qui che cerco di vincere il maggior numero possibile di partite di basket e di campionati. Qualunque cosa accada lungo la strada, semplicemente accade e, in qualunque modo la gente si senta a riguardo, loro ci pensano. Io non ci perdo il sonno, questo è sicuro. È un bel ruolo, lo accetto e mi piace.”
A 2 tecnici dalla sospensione (che ha ottenuto anche in Gara 5 delle NBA Finals del 2016), nelle interviste in seguito alla partita, sono state molte le domande riguardo alla sua situazione. E Green ha risposto:
“Non mi interessa molto. Il modo in cui approccerò è questo; resta solo una partita, quindi ne ho ancora 2 con cui giocare per una partita.
Nessun tecnico mi fermerà dall’essere chi sono. Se un fallo tecnico mi fermasse, allora potrei anche prendere il secondo e andarmi a sedere negli spogliatoi.”
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