Molti lo paragonano a Steph Curry, sia per il corpo esile che per il gioco estremamente spettacolare e ipertecnico. Trae Young, matricola degli Atlanta Hawks selezionata con la pick numero 5 nel Draft 2018, ha avuto il primo impatto con la realtà NBA, giocando le partite iniziali della Summer League in corso. Young – che ha avuto i fari puntati addosso per tutta la stagione scorsa, disputata al college con la maglia degli Oklahoma Sooners (e chiusa a ben 27 punti di media) – è abituato a sentirsi al centro dell’attenzione. Lo ha confermato, in queste ore, in un’intervista rilasciata a NBA TV.
Young solo di nome
Queste le dichiarazioni di Young:
“Ho già avuto il peso dell’attenzione addosso. All’high school e al college. Per me non è una novità. Quello che ho affrontato in passato mi ha preparato allo sbarco in NBA. Mi sono preparato duramente e mi sono guadagnato questo traguardo passo dopo passo, con costanza e sudore.”
Young (20 anni) è il fiore all’occhiello del rebuilding Hawks iniziato con le selezioni – felici – al Draft dei giovani Taurean Prince (24 anni) e John Collins (21). Il giocatore di troppo, a questo punto, è il tedesco Dennis Schroder, che “fa scopa” proprio con Young e che Atlanta ha provato a cedere a più riprese senza successo.
L’ex Oklahoma, dal canto suo, sta mettendo in mostra un arsenale offensivo di tutto rispetto: i 24 punti con 7 triple realizzate contro i Bulls sono un ottimo biglietto da visita in ottica stagione regolare. I nuovi Hawks vogliono stupire: Young, il più giovane del roster, è pronto a prendersi la squadra sulle spalle da vero veterano teenager.
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