La “Decision 3.0” non è stata più semplice del previsto, ad ammetterlo è stato lo stesso LeBron James. Il neo giocatore dei Los Angeles Lakers ha di fatto svelato ai microfoni di ESPN di aver riflettuto a lungo prima di firmare il contratto quadriennale da 154$ milioni con i gialloviola. In corsa, come vi abbiamo anticipato durante tutta l’estate, c’erano squadre anche più competitive dei Lakers come gli Houston Rockets ed i Philadelphia 76ers:
“Ci ho sinceramente pensato a lungo prima di prendere una decisione del genere. Mi sono effettivamente immaginato in squadra con Ben (Simmons) e (Joel) Embiid (dei Philadelphia 76ers), così come con Harden e Chris (Paul). Ho fatto una analisi di tutti i pro e contro che avrei avuto rimanendo a Cleveland, andando a Philadelphia o Houston o Los Angeles. Ci è voluto un po’ di tempo per prendere questa decisione.”
Poi, come sappiamo, LeBron James ha puntato il dito sui Los Angeles Lakers. I motivi? Eccoli spiegati:
“I Lakers sono una franchigia storica, dove si incontrano e si sono incontrati tutti i più grandi. Puoi guardare ai Dallas Cowboys, ai Patriots, al Manchester United o ai Boston Celtics. Queste sono squadre e franchigie storico, di un certo livello, e per me farne parte è un onore. Non solo per me, ma anche per la mia famiglia.”
Non è un segreto che LeBron James vorrebbe essere ancora più coinvolto all’interno degli ambienti di Hollywood. James ha una compagnia di produzione tutta sua, la SpringHill Entertainment, e nell’immediato futuro potrebbe comparire con maggiore frequenza sul grande schermo. Space Jam 2 sembra esserne solo l’inizio.
Così come LeBron, vivendo a LA, ha la matematica certezza di poter chiudere accordi commerciali di maggior rilievo unendosi con i Los Angeles Lakers. E poi c’è un altro elemento, forse il più importante, nella scelta dei Lakers: L.A. ha raccolto il favore di tutta la famiglia James. Avere già due case di proprietà in zona, poi, ha aiutato.
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