Momenti di paura ieri sera in casa San Antonio Spurs quando, durante la partita persa 108 a 93 contro gli Houston Rockets (prima uscita dalla panchina per Carmelo Anthony), Dejounte Murray è stato costretto ad uscire in seguito ad un cedimento del ginocchio destro su una penetrazione. Sul momento l’infortunio è apparso piuttosto grave, tanto che lo staff medico dei texani aveva già predisposto una sedia a rotelle per condurre il giocatore fuori dal campo; fortunatamente però il prodotto di Washington University è poi riuscito a prendere la via degli spogliatoi sulle sue gambe escludendo infortuni gravi a quel ginocchio destro.
Durante la giornata di oggi verrano svolti gli esami strumentali del caso, ma in casa San Antonio Spurs trapela un certo ottimismo per possibilità di vedere il nativo di Seattle già in campo nell’esordio stagionale il 17 ottobre contro i Minnesota Timberwolves, in cui la squadra di Gregg Popovich dovrà già fare a meno del rookie Lonnie Walker IV finito sotto i ferri a causa di un problema al menisco (fermo ai box dalle 6 alle 8 settimane).
Murray viene da un’ultima stagione in cui si è poco alla volta preso la regia dei San Antonio Spurs, chiudendo l’annata con 8.1 punti 5.7 rimbalzi e 2.9 assist e venendo inserito nel secondo quintetto difensivo della lega. Il giocatore infatti i suoi 196 cm è uno dei registi più alti della lega, e all’altezza combina un’apertura di braccia da 208 cm che ne fanno uno dei difensori sulla palla più temibili in NBA (1.2 rubate a partita in 20 minuti di media).
Con la partenza di Tony Parker, R.C. Buford ha voluto fare un ulteriore step nel passaggio di testimone verso la 29esima scelta al Draft del 2016, che in questa stagione sarà a tutti gli effetti la PG titolare dei San Antonio Spurs, in uno starting five che dalle ultime uscite sembra verrà completato da DeMar DeRozan, LaMarcus Aldridge, Rudy Gay e Jacob Poeltl.
Leggi anche:
NBA, i Miami Heat sono arrivati ad un passo da Jimmy Butler
NBA, tensione in campo fra J.R. Smith e Marcus Smart
NBA, Markelle Fultz pensa potrà essere una star: “Mi vedo come quel tipo di giocatore”