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NBA, Carmelo Anthony: “Non siamo stati uniti difensivamente”

Dopo l’esordio non facile per Anthony e per i Rockets in generale, lo stesso Melo prova ad analizzare le cause della débâcle della sua squadra

Il Toyota Center ha tributato a Carmelo Anthony una standing ovation al suo ingresso in campo, avvenuto durante il primo quarto della sfida contro i New Orleans Pelicans, quando mancavano 7 minuti e 12 secondi sul cronometro.

Purtroppo per Melo e tutto l’ambiente Rockets, i fan non hanno potuto applaudire alcunchè, escluso il suo ingresso, vista la pietosa prestazione difensiva offerta dai ragazzi di Mike D’Antoni. Da quando il Baffo allena la squadra texana, quest’ultima non aveva mai subito così tanti punti in una partita di regular season (131, per la precisione). Le male voci iniziano a serpeggiare, additando la partenza di Ariza e Mbah a Moute e il conseguente arrivo di Carmelo come il principale motivo del crollo difensivo.

L’opinione di Melo

“Sappiamo che siamo una delle squadre migliori dal punto di vista offensivo, ma vogliamo che questo si rispecchi anche in difesa. Stasera non è stato così, ma miglioreremo. Ci sono state delle piccole cose che non sono andate come volevamo o che non hanno funzionato. Non abbiamo comunicato abbastanza in difesa. Non siamo stati uniti difensivamente. È una cosa da cui possiamo imparare”

L’esordio di Melo è stato molto complicato. Il primo tiro preso è stato dal mid-range dopo il palleggio: ciò che a Houston è considerato eresia pura. Anthony ha poi segnato una tripla in transizione su assist di Harden ed un altra schiacciata in transizione, stavolta su assistenza di CP3. Dopo questi segnali incoraggianti, Carmelo ha sbagliato gli ultimi 6 tiri provati, andando totalmente fuori ritmo.

Anche coach D’Antoni ha voluto dire la sua sulla partenza dalla panchina, per la prima volta in carriera, del suo numero 7:

“So che non è la situazione ideale per lui, è un Hall of Famer. So che è un grosso adattamento, ma sapete cosa? Ha mantenuto la parola data. Aveva detto che avrebbe fatto qualsiasi cosa per la squadra. Pensiamo che questa sia la cosa migliore da fare ora. Magari più avanti non lo sarà più, ma la scorsa stagione non avevamo un giocatore come lui”

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