Al Fiserv Forum di Milwaukee va in scena la sfida tra due delle migliori squadre della Eastern Conference. I Pacers si portano subito avanti, andando sull’8-0. Intanto, fra il pubblico c’è da segnalare la presenza di Kareem Abdul-Jabbar.
I Bucks però si svegliano presto, mettendo in mostra un gioco fluido ed efficace, arrivando spesso al ferro, toccando i 10 punti di vantaggio. Nella seconda frazione, Giannis DOMINA:
Milwaukee resta tra i 9 e i 12 punti di vantaggio, rispondendo colpo su colpo alle folate degli avversari. Nel terzo periodo, i Bucks prendono definitivamente il largo, e grazie alla penetrazione di Malcolm Brogdon vanno sull’89-69. John Henson segna la sua seconda tripla di giornata per chiudere il quarto:
La partita si conclude di fatto qui: l’ultimo periodo è normale amministrazione per i ragazzi di Budenholzer. Antetokounmpo chiude a 26 punti e 15 rimbalzi. Da segnalare 7 tentativi dalla lunga distanza, ma nessuno di questi è messo a segno. 23 per Middleton. Sponda Pacers: Oladipo è il migliore dei suoi con 25 segnati, mentre Domantas Sabonis fa registrare un’altra tripla doppia in uscita dalla panchina.
(0-2) Sacramento Kings 129-149 New Orleans Pelicans (2-0)
I Pelicans si dimostrano ancora una volta una macchina da punti impressionante. Dopo i 131 segnati in casa dei Rockets, ne arrivano quasi 150 contro i Sacramento Kings, in grado però di arrivare quasi a 130. Mirotic è ancora una volta caldissimo: alla fine del primo quarto è già a quota 12 punti, mentre i Pelicans a 40. La partita rimane comunque equilibrata, seppur ad alto punteggio: a metà gara siamo sul 72-63 per i padroni di casa.
È nel terzo quarto che New Orleans vince la gara: i Pelicans iniziano a far piovere triple sugli avversari, che nulla possono, prima contro lo strapotere di Anthony Davis:
A 7 minuti dal termine, lo spagnolo è già a quota 34. New Orleans finisce a quota 149, segnando il record della franchigia e mandando ancora una volta tutto il quintetto in doppia cifra. Per Mirotic alla fine sono 36, 25+10 per Davis.
(2-0) Golden State Warriors 124-123 Utah Jazz (1-1)
Nello Utah va in scena una partita altamente spettacolare. Utah gioca alla pari contro i campioni in carica: nel primo quarto il ferro degli Warriors è tempestato da roboanti schiacciate che fanno impazzire il pubblico: prima Gobert, poi Exum:
La partita, anche durante il secondo quarto, rimane bellissima ed equilibrata: nessuna delle due squadre riesce a prendere più di 2 punti di vantaggio. Alla tripla di Ingles per il 60-56, risponde Stephen Curry, per il 60-59. Joe è però caldissimo, ed un’altra sua tripla vale il 66-61. Golden State ringrazia Durant, che la tiene in partita con i suoi soliti canestri senza senso, da iper-difeso. In generale però, i Jazz tirano ottimamente dalla lunga distanza:
All’inizio del terzo quarto Rubio è già a quota 10 assist. Utah tocca il +14. Allo splendido alley-oop Curry-Jones risponde ancora una volta Joe Ingles. Nel frattempo, Kevin Durant ne ha segnati 34. Sempre l’australiano si inventa questa cosa qui:
KD continua a segnare in qualunque modo: triple, post, fade-away. Semplicemente inarrestabile. Sul 111-107 per i padroni di casa Curry e Durant giocano a due, liberando il 30 per la tripla che vale il -1. Subito dopo, KD regala il vantaggio ai suoi. Le squadre si rispondono colpo su colpo. Prima Rubio ridà il vantaggio ai suoi , poi ancora Joe Ingles, con la tripla del 121-116. Green prima e Curry poi, con due bombe consecutive, riportano sopra Golden State. A 55 secondi dal termine, Crowder manda nuovamente avanti i suoi grazie ad un tap-in nel traffico. Mitchell sbaglia la tripla che avrebbe chiuso la partita. Con 6 secondi da giocare, siamo sul 123-122 per i Jazz. La rimessa degli Warriors libera KD, che sbaglia il jumper: nasce così l’eroe che non ti aspetti.
Jonas Jerebko regala la vittoria ai suoi, con un tap-in decisivo. Sugli scudi, ovviamente, Kevin Durant: per lui a fine partita sono 38, conditi da 9 rimbalzi e 7 assist. Curry ne fa 31 con 8 assist e 5 triple. Golden State in generale tira con oltre il 50% dalla linea dei 3 punti. Per i Jazz ottima prova di Ingles: 27 punti e 7 triple segnate. Doppia-doppia per Rubio e Gobert.
Commento