Dopo la sesta sconfitta in 10 partite in questo inizio di stagione ottenuta stanotte contro gli Oklahoma City Thunder (98-80 alla sirena finale), Mike D’Antoni, intervistato nel post gara, ha descritto le difficoltà offensive dei suoi Rockets definendo l’attacco di Houston: “Anemico”.
Le difficoltà dei Rockets in questo inizio di stagione sono un’inattesa novità per una squadra che lo scorso anno ha dominato la lega per offensive rating (114 punti su 100 possessi) mentre quest’anno si trova in fondo alla classifica in 26esima posizione (103.9 punti su 100 possessi). Mentre le criticità difensive che pure avevano colpito i Texani in queste prime partite sembrano essere risolte, l’attacco continua a faticare, come dimostrato dagli 80 punti segnati stanotte (il punteggio più basso in regular season in oltre 2 stagioni di gestione D’Antoni) e dalle già tre occasioni in cui Harden e compagni non sono riusciti a segnare più di 90 punti (dato che fa già il pari con quello ottenuto nel corso delle ultime due stagioni combinate, ma con ancora 72 partite da giocare).
Queste le parole di D’Antoni:
Il nostro attacco è anemico. Voglio dire, non è per niente buono. Non so se stiamo faticando perchè non crediamo in quello che facciamo. Non lo so. Dobbiamo trovare le risposte. Non posso dirvi oggi “Oh si è questo il problema” e risolverlo domani. No, dobbiamo lavorare e capire che cosa dobbiamo fare. Ma il nostro attacco per ora non è per niente buono.
Adesso dobbiamo trovare il modo di iniziare ad imporre il nostro gioco e il nostro ritmo. Molte di queste cose si fanno trovando energia mentale. Dobbiamo trovare il nostro equilibrio e poi iniziare a competere, sono sicuro che ci riusciremo.
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