Indiana Pacers ancora orfani di Victor Oladipo, mentre i Chicago Bulls giocano la prima senza Fred Hoiberg licenziato lunedì pomeriggio e sostituito dal vice Jim Boylen. La gara vive in sostanziale equilibrio, con l’intervallo che vede addirittura in vantaggio gli ospiti sul punteggio di 43-45 con l’ultimo canestro di Markkanen, 10 punti nel primo tempo, 12 per il lungo avversario Miles Turner.
Nel secondo tempo sale in cattedra Darren Collison che segna 12 punti nel terzo quarto, 23 a fine partita (18 nel secondo tempo) con 8 rimbalzi e 3 assist; la partite continua a rimanere equilibrata fino alla fine senza che ci siano particolari parziali. negli ultimi minuti i Bulls arrivano fino al meno 3 con la tripla di Cameron Payne dell’85-88, ma da li i padroni di casa gestiscono bene i possessi finali e si portano a casa la partita, staccando così i Boston Celtics al quinto posto della Eastern Conference.
(12-12) Orlando Magic 105-90 Miami Heat (9-14)
Tornano al 50% di vittorie gli Orlando Magic sbancando la non irresistibile Triple-A di quest’anno, con i Miami Heat, che dopo la vittoria in volata contro gli Utah Jazz, continuano a non trovare una continuità di risultati e prestazioni.
Nel primo tempo è la squadra di Spoelstra a chiudere in vantaggio grazie ad un ottimo secondo quarto da 19-25 e con Hassan Whiteside (12 all’intervallo) che vince il duello individuale con il sorprendente Nikola Vucevic di questo inizio stagione.
Nel secondo tempo la musica cambia, in particolare nel terzo quarto, con gli ospiti che piazzano un parziale di 30-12, invertendo completamente le sorti dell’incontro. Gli orlando Magic vengono trascinati da un ottimo Aaron Gordon che segna 20 punti conditi da 13 rimbalzi e 5 assist, mentre il duello sotto canestro viene vinto dal lungo montenegrino che segna 19 punti e lascia l’avversario ai 12 del primo tempo. Solito ottimo contributo dalla panchina per Terrence Ross che realizza 19 punti in 29 minuti sul parquet.
Sfida Playoff nella Western Conference tra due squadre che stanno vivendo due momenti diversi in questo momento della stagione. Portland si presentava a questa partita dopo due sconfitte consecutive, mentre i padroni di casa di Dallas venivano dalla vittoria in volata contro i primi in classifica dei Los Angeles Clippers. Per la squadra di Mark Cuban ritorno in campo di Luka Doncic dopo aver saltato una partita per infortunio.
I Mavericks partono subito benissimo, con un primo quarto da 20-34 che permette loro di andare al riposo sopra di 15 lunghezze. All’intervallo i miglior realizzatori Wesley Matthews e DeAndre Jordan (9 rimbalzi anche per lui) con 11 punti.
Nel secondo tempo i Mavs amministrano il vantaggio non facendo mai tornare sotto la doppia cifra di svantaggio Lillard (33 punti) e compagni con Luka Doncic che sale in cattedra dopo il turno di riposo, chiudendo con 21 punti 9 rimbalzi e il 50% da tre punti. Con questa vittoria la squadra Texana scavalca gli avversari anche nella classifica della Western Conference prendendosi il 7 posto e andando all’inseguimento dei Memphis Grizzlies.
Phoenix Suns senza Devin Booker e TJ Warren che mostrano fin dal primo quarto i loro problemi difensivi e non solo. La squadra Californiana vola nel primo quarto sul 36-9 ipotecando forse già dopo 12 minuti la partita.
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A testimoniare la poca competitività della partita sono i 13 giocatori Sacramento Kings a cui David Joerger concedede più di 10 minuti in campo. Ottima partita di Buddy Hield che mette a segno 20 punti in 17 minuti e di Bogdan Bogdanovic, 14, ormai a su agio nel ruolo di sesto uomo dalla panchina.
Nei padroni di casa a salvarsi ci sono il rookie De’Anthony Melton con 21 punti in 23 minuti e il veterano Trevor Ariza, che nelle ultime ore secondo alcuni potrebbe essere indiziato a lasciare la squadra prima della trade deadline.
San Antonio Spurs 105-139 Utah Jazz
I San Antonio Spurs escono tremendamente sconfitti sul campo degli Utah Jazz in una partita dai risvolti senza storia. I padroni di casa si impongono fin dal primo periodo di gioco e volano subito in doppia cifra di vantaggio anche grazie all’apporto del “figliol prodigo” tornato a casa: Kyle Korver.
L’ex giocatore dei Cavs ha infilato 15 punti nella prima uscita con la nuova maglia tra le mura di casa confermando le buone sensazioni di un giocatore ritrovato. Per gli Spurs, battuti in ogni singolo periodo di gioco, si tratta di un’altra sconfitta pesante negli ultimi sette giorni e il ritiro di squadra effettuato domenica scorsa non sembra avere cambiato le cose se non per una partita.