Sembrava una partita no quella di stanotte per Luka Doncic, dopo 3 quarti e mezzo aveva messo a segno solo 3 tiri su 13 tentativi dal campo e il tabellino vedeva i Rockets davanti di 8, ma poi, a 2’49” dalla fine qualcosa è cambiato, e la serata di Doncic e dei suoi Mavericks si è rivoluzionata.
Dopo la tripla messa a segno su assist di Wes Matthews, infatti, lo sloveno ha messo altri 8 punti consecutivi, senza che i Rockets riuscissero a replicare e ha consegnato la vittoria nelle mani dei suoi.
È stato speciale – commenta coach Carlisle – È chiaro che in questo periodo è in forma. Non ha paura di nulla e nessuno. Non vedi una cosa così tutti i giorni.
Doncic è il quarto giocatore a mettere a segno un parziale di 11-0 in questa stagione, ed entra in un club di giocatori di assoluta elite: oltre all’MVP in carica James Harden, infatti, sono riusciti a farlo solo il due volte MVP Steph Curry e il Sesto Uomo dell’Anno in carica Lou Williams.
Proprio The Beard, però, è stato il giocatore che più ha deluso nel momento del bisogno per i Rockets, che con quella di stanotte sono reduci da una serie di tre sconfitte consecutive in trasferta.
Tutti noi attraversiamo momenti difficili nella vita – commenta l’MVP – Bisogna solo trovare un modo per uscirci. Ovviamente tutti noi vogliamo essere perfetti, vogliamo che le cose vadano in modo perfetto. A volte però non succede, e sta a noi capire il modo per risolvere il problema, è questo che definisce chi sei.
Tra tutti, però, quello meno impressionato della prestazione di Doncic nel finale di gara sembra essere lo stesso sloveno:
È semplicemente basket. Se riesci a mettere i tiri in Europa ci riesci anche qui. È tutta questione di fiducia. L’ambiente mi da un sacco di fiducia, crede in me, e io sono felicissimo di questo.
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