Nella scorsa notte i Golden State Warriors hanno avuto la meglio sui Portland Trail Blazers, vincendo per 115-105. Nonostante la vittoria, però, c’è comunque una nota negativa nella serata degli Warriors; l’espulsione di Andre Iguodala.
Il giocatore, infatti, al termine del primo tempo ha lanciato la palla da centrocampo, in quello che sembrava un tentativo di tirare a canestro. Gli arbitri hanno però stabilito che si trattasse di un gesto di frustrazione, vista la forza con cui è stata lanciata la palla, arrivata fino alla ventesima fila secondo i media presenti alla partita, e il fatto che il cronometro fosse ormai già scaduto da qualche secondo.
Nick Friedell di ESPN ha così spiegato la dinamica:
“Il gesto in questione è arrivato dopo che Iguodala ha provato ad impossessarsi della palla nei momenti finali del primo tempo. Il giocatore però è riuscito a controllarla solamente quando la sirena ha suonato. Dopo un ulteriore secondo, Iguodala ha preso la palla lanciandola all’altezza della ventesima fila preso dalla frustrazione”.
L’NBA ha poi rilasciato un comunicato ufficiale nel quale ha chiarito che il gesto dell’ala degli Warriors fosse da identificare come “gesto ostile, consistente nel lanciare la palla sugli spalti con forza”, cosa che ha indotto gli arbitri ad espellerlo dal parquet.
Un precedente simile si è verificato qualche settimana fa, quando Kyrie Irving lanciò la palla dopo la sconfitta dei suoi Boston Celtics contro i Denver Nuggets. In quel caso, l’NBA multò il giocatore per 25.000 dollari: è probabile che la Lega prenda in considerazione un provvedimento simile per Iguodala.
Il veterano di Golden State sta viaggiando a medie di 5 punti, 3.5 rimbalzi e 3 assist in 23 minuti di gioco a partita.
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