(16-18) Detroit Pistons 107-109 Orlando Magic (16-19)
Sfida Playoff quella che va in scena sul parquet dell’Amway Center. Ad avere la meglio sono i padroni di casa che ora si ritrovano con lo stesso numero di vittorie degli avversari appena sconfitti.
A farla da protagonista nel primo quarto sono le panchine, che segnano più della metà dei punti di squadra, sia per Detroit che per Orlando. I Magic chiudono davanti grazie alle schiacciate di Gordon, ad un parziale di 16-0 e al canestro sulla sirena di Simmons.
https://twitter.com/OrlandoMagic/status/1079480079544209408
Al rientro in campo a farla da padrone è Vucevic, che ha quasi già raggiunto la doppia-doppia d’ordinanza. Per i Pistons si accende Kennard: Detroit segna un parziale da 38 punti segnati e chiude all’intervallo sotto di 3.
La partita rimane equilibrata anche nel terzo quarto e si arriva negli ultimi 12 minuti col risultato del tutto aperto: a 30 secondi dal termine Bullock subisce fallo su tentativo da 3 punti, con i suoi Pistons sotto 105-102. Li segna tutti e tre e rimette i conti in parità: il possesso della vittoria è allora per i Magic.
https://twitter.com/OrlandoMagic/status/1079513074254729217
Fournier segna col floater e regala la vittoria ai suoi. Bene Vucevic e Gordon con le doppie-doppie da 20+10, Augustin ne fa 26. Per Detroit solita doppia-doppia di Drummond.
(17-19) Minnesota Timberwolves 113-104 Miami Heat (17-18)
Nonostante gli attacchi delle due squadre non siano propriamente d’élite, all’American Airlines Arena viene fuori una sfida molto appassionante tra T’Wolves e Heat. Ad avere la meglio sono gli ospiti.
Minnesota parte meglio nel primo quarto e flirta con la doppia cifra di vantaggio fino alla fine del periodo, quando Wiggins trova Dieng libero in angolo per la tripla del 30-19 con cui si chiude il parziale.
Miami rientra in campo con un piglio diverso nel secondo quarto: il parziale recita 14-16 e gli Heat si ritrovano sotto di soli 4 punti. Grande protagonista è Justise Winslow, che con un paio di canestri ben piazzati tiene incollati i suoi.
Il terzo periodo è equilibrato, con un Dwyane Wade in grande spolvero. Minnesota sfrutta però bene gli ultimi minuti del quarto e piazza l’allungo grazie anche alla schiacciata di Gibson. Tutto aperto per gli ultimi 12 minuti.
A 6 minuti dal termine i T’Wolves sono ancora sopra di 9 e riescono a difendere il vantaggio acquisito. Derrick Jones Jr prova a dare la scossa decisiva ai suoi:
#AirplaneMode takin' OFF! ✈️ pic.twitter.com/z687ubiGsH
— Miami HEAT (@MiamiHEAT) December 31, 2018
La rimonta però non riesce e ad avere la meglio è Minnesota. Ottimo Towns con 34 punti, 18 rimbalzi e 7 assist. Tutto il quintetto va in doppia cifra. Per Miami sono 21 dalla panchina per Wade.
(10-27) Chicago Bulls 89-95 Toronto Raptors (27-11)
Sfida da testa-coda quella a cui assistiamo in Canada: i Raptors sono reduci dalla brutta sconfitta in casa dei Magic e hanno l’obbligo di rifarsi contro un avversario non proprio di livello come Chicago.
Il primo quarto non dà indizi rassicuranti in questo senso: Toronto fatica a trovare la via del canestro e segna soli 14 punti, il minimo concesso dai Bulls ad una squadra avversaria in questa stagione. Chicago chiude avanti di 6 lunghezze. Markkanen è il migliore dei suoi e chiude anche col jumper sulla sirena.
Nel secondo periodo i canadesi iniziano a salire di colpi, soprattutto in difesa, e si riportano avanti nel punteggio, 40-39 a metà partita:
GET
THAT
GAHBAGE
OUTTA
HERE pic.twitter.com/vkPyet7Zsx— Toronto Raptors (@Raptors) December 30, 2018
Il terzo quarto è totalmente equilibrato e non è altro che un lungo antipasto prima dei 12 minuti finali in cui si decide la contesa: essere arrivati fino a questo punto è già tanto per i Bulls di questa stagione.
Chicago comunque non si accontenta e dà battaglia anche nell’ultima frazione: sugli scudi c’è Kris Dunn, indiscusso leader in campo dei suoi.
Kris Dunn throws down a NASTY poster: pic.twitter.com/xleYJoIFtQ
— Chicago Bulls (@chicagobulls) December 31, 2018
I Raptors restano comunque in partita e mantengono il controllo delle operazioni fino al termine della sfida. Si rivede Siakam: 20 punti e 12 rimbalzi. Bene anche Kawhi (27+9) e VanVleet con 10 punti, 5 rimbalzi e 7 assist. Per i Bulls una buona prestazione, come dimostra tutto il quintetto andato in doppia cifra. Doppie-doppie per Markkanen e Carter Jr.
(22-13) Oklahoma City Thunder 103-105 Dallas Mavericks (17-18)
Una delle squadre più in forma dell’intera lega contro il ragazzo prodigio che sta incantando gli addetti ai lavori: la sfida fra Mavericks e Thunder promette scintille.
Il primo quarto è molto equilibrato, anche se i Mavs perdono qualche pallone di troppo. I Thunder comunque non riescono a correre in transizione come fanno solitamente.
Nel secondo periodo entra in campo Nowitzki, che diventa il punto di riferimento dell’intera squadra. Il tedesco segna un paio di canestri importanti per tenere vivi i suoi contro la panchina dei Thunder. A rispondergli c’è però un’altro tedesco, Dennis Schroder: l’ex Hawks segna infatti 10 punti in 6 minuti e tiene incollati i suoi. 59-57 Thunder alla pausa:
https://twitter.com/okcthunder/status/1079538501685776384
Dallas rientra in campo alla grandissima: 4 triple consecutive permettono ai Mavs di aprire un parziale di 12-0, decisivo per conquistare una decina di punti di vantaggio sugli avversari. +11 prima dei 12 minuti finali.
I Thunder rispondono a loro volta con un altro parziale e rimettono la testa avanti grazie alla tripla di Paul George. OKC arriva a poco meno di due minuti dalla fine avanti di 6: è adesso che i Mavericks carburano e con un grandissimo parziale di 10-2 mettono la freccia, sorpassano gli avversari e concludono una super rimonta.
Dennis puts us in front! pic.twitter.com/4Txi60ZP5f
— Dallas Mavericks (@dallasmavs) December 31, 2018
Miglior marcatore per i padroni di casa è Doncic con 25 punti, a cui si aggiungo 7 assist. Doppia-doppia per Jordan. Per i Thunder si salva solo PG, autore di 36 punti. Male Westbrook, che tira 4/22 dal campo.
(23-14) Philadelphia 76ers 95-129 Portland Trail Blazers (21-16)
Doveva essere una sfida equilibrata quella tra Sixers e Blazers, ma il risultato finale è totalmente a senso unico per i padroni di casa, dominatori dall’inizio alla fine.
Phila va avanti nei primissimi minuti, salvo poi uscire totalmente dal campo. Portland recupera i 4 punti di svantaggio e chiude il primo periodo avanti addirittura di 11, sul 31-20, dando un antipasto di quello che sarà il leit motiv della sfida.
I Blazers rientrano in campo più carichi che mai: McCollum è caldo come una stufa e schiaccia al ferro. I padroni di casa chiudono il quarto sulle ali di un parziale da 11-0: CJ segna 26 punti in 18 minuti di utilizzo e permette ai suoi di andare al riposo lungo sul 70-41.
La partita sembra già in ghiaccio ma Portland non è ancora soddisfatta: dopo i 39 punti del secondo quarto ne arrivano altri 36. McCollum è ancora il migliore dei suoi:
Hello, @CJMcCollum has 31 points on 17 shots. We are in the 3rd quarter.
Vote him for #NBAAllStar: https://t.co/ywpqgfurSx pic.twitter.com/u9U070JbLL
— Trail Blazers (@trailblazers) December 31, 2018
I Blazers segnano la cifra monster di 106 punti in tre quarti (massimo stagionale) contro i soli 67 degli avversari, chiudono a 39 (!!!) punti di vantaggio e danno il via ad un garbage time lungo 12 minuti.
A fine partita ovviamente sugli scudi McCollum, con 35 punti complessivi in 27 minuti. Per Phila serata totalmente da dimenticare.
(19-17) Sacramento Kings 114-121 Los Angeles Lakers (21-16)
Molto acceso e divertente il derby californiano tra Lakers e Kings. Ad avere la meglio a fine partita sono i padroni di casa, che trovano delle importanti risposte dai loro giovani di belle speranze.
Nota iniziale: si rivede in quintetto Javale McGee, rientrato dopo i problemi fisici. Sugli scudi c’è subito Josh Hart, che infila un paio di triple pesanti tra cui una con tiro libero aggiuntivo e chiude il primo quarto a 10 punti, migliore dei suoi. Positivo anche Chandler, con 6 punti e 5 rimbalzi.
Nel secondo quarto i Kings sono più reattivi, grazie alla rapidità di De’Aaron Fox, che segna in penetrazione e smazza assist per le roboanti schiacciate dei compagni di squadra. Sacramento chiude avanti 68-64.
Il terzo quarto è molto equlibrato: a dire il vero, i Kings hanno anche un vantaggio di 11 punti, perso poi grazie alle giocate di Caldwell-Pope che segna 6 punti di fila, 16 complessivi. I Lakers riagganciano gli avversari a quota 85 ma iniziano l’ultimo periodo sotto ancora di 4 punti dopo la tripla di Bogdanovic.
https://twitter.com/SacramentoKings/status/1079593736827428865
L’ultimo quarto è estremamente divertente: i Lakers arrivano sotto di 7 lunghezze a 4 minuti dal termine. È ora che Brandon Ingram si carica la squadra sulle spalle e decide di vincerla quasi in solitaria: LA chiude la partita su un parziale di 12-0 e porta a casa una vittoria di grande importanza, vista la maturità dimostrata anche senza LeBron.
https://twitter.com/NBA/status/1079598768482385920
Migliori marcatori di serata sono Caldwell-Pope dalla panchina con 26 punti, Ingram con 21 punti, 7 rimbalzi e 9 assist. 22 più 7 anche per Hart. 18+9+6 per Kuzma. Per i Kings bene Fox con 26 e Hield con 21.