Dopo la quinta partita consecutiva con oltre 40 punti segnati e, soprattutto, il tiro allo scadere nella pazza vittoria dei suoi Rockets alla Oracle Arena, James Harden ha qualche sassolino da togliersi dalle scarpe:
“Si parla troppo dei falli che subisco e non della grandezza di quello che sto facendo in campo. È su questo che dovremmo concentrarci”
È un Harden estremamente sicuro di sé, e ne ha ben donde: se i Rockets sono risaliti fino al quarto posto della Western Conference la quasi totalità del merito è del numero 13. Il Barba ha giocato un mese di dicembre strepitoso ed ha iniziato il nuovo anno alla stessa maniera.
Per Harden stanotte è arrivata un’altra tripla doppia, la seconda consecutiva con almeno 40 punti segnati. Contro Golden State ha chiuso a 44 punti, 15 assist e 10 rimbalzi:
“Ho il pacchetto completo. Vado al ferro, sono aggressivo, prendo i tiri che devo prendere.. basta non farmi fallo quando sto tirando. Così non ci sarebbe più nulla di cui parlare. È semplice”
Miglior attaccante
Anche il suo allenatore, Mike D’Antoni, è sulla stessa lunghezza d’onda:
“Bisogna arrendersi, è impossibile marcarlo. A meno che non gli fai fallo e l’arbitro non lo veda, forse sarebbe l’unico modo”
Daryl Morey, GM di franchigia, ha addirittura alzato il livello delle lodi:
“Si può parlare di lui come il miglior attaccante di tutti i tempi. È ad un livello mai visto nella storia della NBA”
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