(27-13)Indiana Pacers 123 – 115 Cleveland Cavaliers (8-33)
Continuano la loro marcia gli Indiana Pacers, che con questa inanellano la 13esima vittoria in trasferta (2° in tutta la NBA) e consolidano il terzo posto nella Eastern Conference rispondendo alla vittoria di Phila. La squadra di Nate McMillan, ancora sprovvista di Myles Turner e con Sabonis in quintetto, parte fortissimo, raggiungendo il +22 a fine primo quarto e il +20 all’intervallo lungo con un Bojan Bogdanovic da 18 punti (23 a fine partita) e Victor Oladipo che rimane nell’ombra con 8 punti e diversi errori al tiro.
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Nel secondo tempo però i padroni di casa cominciano a rifarsi sotto grazie alle solite iniziative personali di Jordan Clarkson, 26 punti a fine partita, e all’ex Utah Jazz Alec Burks 19 punti con 3/3 da tre punti. La rimonta dei Cavs arriva fino al -5 ad un paio di minuti dalla fine, ma qui una tripla di Oladipo (17) e un paio di canestri del miglio realizzatore per Indiana Thaddeus Young (26) chiudono la partita e permettono ai Pacers di uscire vittoriosi dalla trasferta in Ohio.
(16-25)Washington Wizards 115 – 132 Philadelphia 76ers (27-14)
I Philadelphia 76ers ritrovano Wilson Chandler e sopratutto Jimmy Butler, dopo i problemi avuti con coach Brown nella scorsa settimana; ed è proprio il prodotto di Marquette ad iniziare fortissimo con 11 punti ed il 100% dal campo nel primo quarto. Dopo un primo periodo in cui la squadra della Capitale rimane a contatto, Philadelphia piazza il parziale decisivo nel secondo quarto (16-36) con Simmons e Butler miglior realizzatori per i padroni di casa a quota 15 punti.
I Sixers sono poi bravi nel secondo tempo a gestire sempre nella maniera corretta il vantaggio con Washington che rimane sempre oltre i 20 punti di distacco fino a che le due formazioni poi non svuotano le panchine e il divario si assottiglia leggermente fino al punteggio finale di +17. Per gli ospiti, come al solito, l’unico a registrare sempre ottime cifre è Bradley Beal che chiude con 28 punti e il 61% dal campo.
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Miglior realizzatore per la squadra di Brett Brown il rookie Landry Shamet, che sfrutta al meglio i tanti minuti in campo stante l’assenza di JJ Reddick e chiude la partita con il career high di 29 punti con 8/14 da tre punti (record di triple per un rookie di Philadelphia).
Le due squadre si disfideranno questa notte a parti invertite.
(27-12)Denver Nuggets 103 – 99 Miami Heat (19-20)
Ritornano a vincere i Denver Nuggets dopo la sconfitta a Houston e lo fanno su un campo insidioso come quello della Triple A di Miami. Mike Malone, che lascia a riposo Gary Harris e spera di riavere presto Will Barton, riporta in quintetto Paul Milsapp tornando ad un assetto più simile a quello di inizio stagione.
La partita rimane sempre in equilibrio, senza che nessuna delle 2 squadre riesca mai a costruire un parziale che spezzi la partita; la gara si decide quindi nei secondi finali in cui dopo il pareggio di Adebayo sul 99 pari è Nikola Jokic, autore di un’altra tripla doppia da 29 punti, 11 rimbalzi e 10 assist, a realizzare un canestro difficilissimo in mezzo all’area a 2 secondi dalla fine. Erik Spoelastra chiama timeout, ma dall’altra parte Olynyk perde palla sulla rimessa condannando la propria squadra alla sconfitta. Oltre al serbo ottima partita su ambo le metà campo per Torrey Craig che chiude con 11 punti e 16 rimbalzi.
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Per Miami 7 uomini in doppia cifra con il da poco rientrato Dion Waiters miglior realizzatore con 15 punti.
(12-28) Atlanta Hawks 101 – 104 Toronto Raptors (31-12)
Faticano probabilmente più del dovuto i Toronto Raptors contro degli Atlanta Hawks che comunque, nonostante la classifica si dimostrano un avversario sempre ostico da affrontare. I canadesi ritrovano Kawhi Leonard, out nel back-to-back contro gli Indiana Pacers e lasciano a riposo Danny Green. mentre negli ospiti out Kent Bazemore e Kevin Huerter, con Lloyd Pierce che propone in quintetto Jeremy Lin.
This guy is in his bag.
1⃣6⃣ points. pic.twitter.com/Poy9P7GrWN
— Atlanta Hawks (@ATLHawks) January 9, 2019
La partita si gioca quasi sempre punto a punto e anzi sono gli Atlanta Hawks che a metà secondo tempo con una schiacciata di John Collins raggiungono il massimo vantaggio sul 47-39. La gara si decide allora negli ultimi possessi con Ibaka che segna il 102-101 Toronto a 17 secondi dalla fine e Trae Young che sbaglia il tiro del controsorpasso consentendo poi ad Anunoby di correre a schiacciare in contropiede e siglare la vittoria per i padroni di casa.
Per gli Atlanta Hawks ennesima doppia doppia di John Collins da 21 punti e 14 rimbalzi. Nella squadra di Nick Nurse invece solita gara da MVP per Kawhi Leonard che chiude con 31 punti con il 61% dal campo, a cui aggiunge 4 rimbalzi, 6 assist e 6 palle rubate.
(20-21) Minnesota Timberwolves 119 -117 Oklahoma City Thunder (25-15)
Prim partita per i nuovi Minnesota Timberwolves con l’esordio in panchina da capo allenatore di Ryan Saunders, di fronte una OKC che arrivava desiderosa di rilanciarsi dopo due sconfitte consecutive.
Another memorable win in OKC. pic.twitter.com/TwEIlBl6kE
— Timberwolves (@Timberwolves) January 9, 2019
Nel primo tempo i Timberwolves provano a scappare sul +13 sulle ali di un Andrew Wiggins ispiratissimo da 24 punti, ma Paul George e compagni negli ultimi 5 minuti prima della pausa lunga riescono a ridurre pian piano lo svantaggio e a chiudere in parità sul punteggio di 64 pari.
Nel secondo tempo la partita si gioca punto a punto e a deciderla è una tripla di Okogia imbeccato sempre dal canadese con OKC che poi nell’ultimo possesso sbaglia tre volte, prima 2 volte Westbrook da tre punti per vincerla e poi George da dentro l’area, sull’ennesimo rimbalzo offensivo per portarla all’overtime. Per la squadra di Billy Donovan, che incassa così la terza sconfitta consecutiva, è proprio l’ex Indiana Pacers il miglior realizzatore con 27 punti e 9 rimbalzi; ottima prova, dopo alcune partite incolori, anche di Steven Adams che ha chiuso con 20 punti e 12 rimbalzi. Sulla sponda Timberwolves partita mostruosa di Andrew Higgins con 40 punti e 10 rimbalzi, assistito da un KAT da 20 e 9 e dai 15 punti in uscita dalla panchina di Dario Saric.
Da segnalare poi purtroppo l’Infortunio di Nerlens Noel uscito in barella dal campo dopo aver battuto fortissimo la testa per terra in seguito ad uno scontro di gioco
(20-21) Sacramento Kings 111 – 115 Phoenix Suns (10-32)
Pesante sconfitta in ottica Playoff per i Sacramento Kings (4-6 nelle ultime 10) che scivolano così al decimo posto nella Western Conference a 2 partite di distacco dall’ottavo posto. La partita per i californiani sembrava essersi indirizzata nel verso giusto dopo un secondo quarto da 40-18 che aveva permesso, con l’ultimo canestro di McLemore (11 punti nel primo tempo) di chiudere, alla squadra di David Joerger di chiudere il primo tempo sul +19.
Dall’intervallo però sono usciti dei Kings diversi che nella totalità del secondo tempo sono riusciti a segnare solamente 39 punti a fronte dei 62 dei padroni di casa. Con il punteggio in parità nell’ultimo minuto sono stati i 4 punti consecutivi di Kelly Oubre Jr e gli errori di De’Aaron Fox a decidere la partita.
.@KELLYOUBREJR SLAMS IT DOWN! pic.twitter.com/zbmyh56HsE
— Phoenix Suns (@Suns) January 9, 2019
Il miglior realizzatore della partita è proprio l’ex Washington Wizards, arrivato prima di natale in cambio di Trevor Ariza, che chiude con 26 punti (career high pareggiato), 5 rimbalzi e 4 assist. Per gli sconfitti ci sono i 24 punti di Fox con anche 8 palle perse però e i 20 in 18′ di Ben McLemore.
(10-31) New York Knicks 95 – 122 Golden State Warriors(27-14)
Quella tra Knicks e Warriors è una delle poche partite della notte che non si decide negli ultimi minuti. A decidere il risultato, come succedeva molto spesso nella scorsa stagione per la squadra di Steve Kerr è il terzo periodo in cui Golden State chiude sopra 94 a 68, facendo diventare l’ultimo periodo una garbage time più lungo del solito.
Per la squadra della baia il miglior realizzatore è Klay Thompson che dimostra di essere in ripresa, dopo un dicembre difficile e con diverse critiche, segnando 43 punti con il 62% dal campo e 7 triple messe a segno.
https://twitter.com/warriors/status/1082874019106349056
Per quanto riguarda i New York Knicks meglio la panchina che i titolari, con la solita doppia doppia di Enes Kanter e i 19 punti di Mario Hezonja.
(19-21) Charlotte Hornets 109-128 Los Angeles Clippers (24-16)
Vita facile anche per i Los Angeles Clippers del nostro Danilo Gallinari che non devono faticare più di tanto contro degli Charlotte Hornets che non stanno affrontando un grande periodo di forma (4-6 nelle ultime 10 partite).
Nonostante la squadra di James Borrego torni più volte sotto la doppia cifra di svantaggio, anche a fine terzo quarto, i ragazzi di Doc Rivers sembrano sempre controllare con estrema agilità la gara guidati dal solito quartetto composto da Tobias Harris (23), Danilo Gallinari (20), Montreal Harrell (23 con 11 rimbalzi) e Lou Williams (27, 14 nell’ultimo quarto).
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I Clippers che tirano 14/30 da tre punti, chiudono poi i conti nel terzo quarto andando subito sul +20 già a 9 minuti dalla fine. In casa Charlotte altra ottima partita dell’ex Kentucky Malik Monk che con i 24 punti di questa partita, nonostante ancora qualche alto basso di rendimento, dimostra di essere in crescita.
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