(27-14) Indiana Pacers 108-135 Boston Celtics (25-15)
Quarta vittoria in fila per i Boston Celtics, che al TD Garden battono (troppo) facilmente la brutta copia degli Indiana Pacers.
Partita già abbondantemente decisa dopo i primi due quarti e mezzo quella andata in scena tra la terza e la quinta forza dell’Est, nonostante il loro status presagisse un finale del tutto diverso. Dopo i primi 24′ di gioco infatti, il vantaggio accumulato dai padroni di casa si attestava già sui 15 punti, salvo poi dilagare addirittura a 25 grazie ad un parziale di 37-27 messo in piedi nel terzo periodo di gioco.
Horford finds Tatum on the cut and the sophomore hammers it home! pic.twitter.com/Vbd75sV4Mz
— Boston Celtics (@celtics) January 10, 2019
Una delle chiavi nella vittoria dei ragazzi di coach Stevens è stata senz’ombra di dubbio il dominio nel pitturato, complice anche la mancanza di Miles Turner che ha permesso ad Horford e compagni di segnare la bellezza di 56 punti all’interno dell’area contro i 40 degli avversari. Inoltre, la difesa dei C’s si è dimostrata ancora una volta solidissima visto lo scarso 43% al tiro concesso alla franchigia di Indianapolis, che ha invece fatto sfiorare ai biancoverdi il 57%.
Quella di Boston è stata infatti una vittoria di squadra visti e considerati i sette giocatori in doppia cifra al termine del match, tra i quali però spuntano le prestazioni di Morris (22+8), Tatum (20) e Brown (22+7). Tra i ragazzi di coach McMillan invece, buoni solo i 20 punti (con 7 rimbalzi e 5 assist) di Sabonis.
(27-15) Philadelphia 76ers 106-123 Washington Wizards (17-25)
Vittoria a sorpresa in casa per i Washington Wizards, che grazie ad un super Bradley Beal mettono la parola fine alla striscia positiva dei 76ers.
Partita iniziata da subito in salita per i ragazzi di coach Brown, che dopo aver subito due parziali importanti nella prima metà di gioco (un 9-0 prima e un 18-3 poi) si sono ritrovati in svantaggio di 15 lunghezze al momento della pausa lunga.
Nonostante un tentativo di rimonta messo in atto poi nel quarto periodo però, un ennesimo parziale di 14-5 ispirato da Beal ha definitivamente chiuso i giochi sul 116-95 a 4’22” al termine della gara.
https://twitter.com/WashWizards/status/1083186801655848961
Brutta sconfitta per i Sixers, che dopo aver sbagliato 17 dei 2o tiri da 3pt presi nei primi tre quarti hanno chiuso la gara a quota 8 triple segnate su 27 (29.6%) nonostante i 35 punti (con 14 rimbalzi) di Embiid e i 23 di Butler.
Decisamente meglio invece hanno fatto i padroni di casa, che sullo stesso numero di tentativi dalla lunga distanza sono riusciti a piazzarne cinque in più, concludendo la partita con un ottimo 54% al tiro e il 48% da tre punti. Fondamentali i 34 punti di Bradley Beal, mattatore assoluto di serata assieme ai 23 di Otto Porter e i 17 di Ariza.
(17-22) Detroit Pistons 100-113 Los Angeles Lakers (23-19)
Grande vittoria in quel di Los Angeles per i giovani Lakers, che grazie al career-high di Kyle Kuzma possono continuare a respirare in attesa del rientro in campo di LeBron James.
Dopo la vittoria contro i Dallas Mavericks era necessaria un’ulteriore conferma da parte dei giovani in maglia gialloviola, conferma che nella notte è arrivata soprattutto dal numero 0: 41 punti (con 16-24 al tiro e 5-10 da 3pt) in 29 minuti sono infatti solo la firma con cui Kyle Kuzma ha consegnato ai suoi la seconda W consecutiva.
https://twitter.com/Lakers/status/1083248407932588032
Dopo la solita partenza blanda infatti, un parziale di 35-23 da parte dei padroni di casa ha dato loro il comando della partita, che però è stata decisa solo nel terzo quarto grazie a 22 punti (con 4 triple a bersaglio) del predetto Kuz, uscito poi dal campo ad 1’01” al termine tra gli applausi e il boato dello Staples Center.
Passi avanti notevoli anche da parte di Ingram (10 punti, 9 rimbalzi, 6 assist) e Ball (5+5+11) in ogni caso, sempre più a loro agio in campo nonostante delle percentuali al tiro non entusiasmanti. Ad ogni modo, i Lakers sono ora 3-5 dall’infortunio di LeBron, e sembrano aver finalmente capito come giocare anche senza la loro stella.
Male e poco convincenti invece i Detroit Pistons, facilmente arrendevoli già dopo metà partita (lo dimostrano i soli 34 rimbalzi catturati contro i 47 degli avversari) e mai in grado di impensierire davvero i padroni di casa. Tra le fila di Casey si salvano le prestazioni di Griffin (16), Jackson (15) e Galloway (15 dalla panchina).
(24-18) San Antonio Spurs 86-96 Memphis Grizzlies (19-22)
Battuta d’arresto per gli Spurs di Marco Belinelli, che dopo i recenti successi sono costretti ad arrendersi sul campo dei Grizzlies.
I ragazzi di coach Pop infatti pagano il bruttissimo primo tempo giocato, nel quale sono riusciti a mettere a referto solamente 31 punti contro i 42 dei padroni di casa.
Al rientro dagli spogliatoi però le cose hanno iniziato finalmente a migliorare per i texani, ritrovatisi a sole 4 lunghezze di distanza (sul 72-76) dagli avversari grazie ad una tripla di Belinelli. A quel punto però, Memphis ha immediatamente rialzato i giri e grazie ad un paio di canestri di Conley e Green è riuscita a riportarsi in vantaggio di 14 punti, conquistandosi così definitivamente la partita.
SHINE @MarcGasol SHINE!
That's 23 points for Big Spain! pic.twitter.com/0HPVqnOOlf
— Memphis Grizzlies (@memgrizz) January 10, 2019
Ottima prestazione dei Grizzlies dunque, che grazie ad una solida partita di Gasol (26+14), Green (12+11) e Conley (15 e 6 assist) sono riusciti a battere una delle squadre attualmente più cariche di tutta la lega; fondamentali inoltre i 48 punti segnati nel pitturato, il doppio rispetto a quelli degli avversari.
Stop inaspettato invece per i neroargento, che devono fare i conti con una serata al tiro difficile di DeRozan (4-15 per 9 punti) e di Aldridge (4-12, 13 punti segnati). Buona la partita di Marco Belinelli invece, a referto con 14 punti.
(29-11) Milwaukee Bucks 116-109 Houston Rockets (23-17)
Partita decisa solo negli ultimi minuti quella tra Bucks e Rockets, che c’ha regalato un Harden da record e un Antetokounmpo sempre più in versione Mvp.
Dopo un primo tempo del tutto equilibrato tra le due squadre, un parziale di 38-23 messo in piedi da Milwaukee nel terzo periodo di gioco ha sconvolto le carte in tavola per i texani, costretti a rincorrere gli avversari distanti ormai 13 lunghezze.
A poco più di 5′ dal termine del match però, un mini-parziale di 8-0 ispirato da due triple di James Harden ha ridotto la leadership dei Bucks a soli 5 punti, scesi poi addirittura a 3 (sul 109-106) con poco più di 2′ sul cronometro. A quel punto però, due canestri sbagliati del Barba e un layup di Giannis hanno definitivamente messo il match nelle mani dei ragazzi di coach Budenholzer.
We just play ball!!#FearTheDeer pic.twitter.com/crDaUfheHe
— Milwaukee Bucks (@Bucks) January 10, 2019
Nonostante la sconfitta però, ennesima partita da record per James Harden, che grazie ai 42 punti messi a segno nella notte (accompagnati da 11 rimbalzi e 6 assist) ha eguagliato T-Mac per il maggior numero di partite consecutive con 30+ punti nella storia della lega (14 per l’esattezza).
In casa Bucks invece brilla ancora Antetokounmpo, che piazza la seconda partita in carriera da 20+20 grazie ai 27 punti segnati e i 21 rimbalzi catturati.