Senza Paul, senza Gordon, adesso anche senza Capela. La stagione dei Rockets è stata caratterizzata da molte più vicissitudini di quelle che ci si potesse aspettare all’inizio.
Tutto il peso delle speranze di Houston è così ricaduto sulle spalle di James Harden. Il quale ha risposto e continua a rispondere presente, a suon di prestazioni che sanno di storia.
Dopo la difficile serata, per usare un eufemismo, contro gli Orlando Magic (1/17 al tiro da 3 punti), Harden ha sfoderato un’altra prestazione clamorosa nella notte. Vittime sono stati i Memphis Grizzlies, che si sono dovuti arrendere ai 57 punti del Barba. D’Antoni, alla 600esima vittoria in NBA in carriera, è esterrefatto:
“Ormai prendiamo per garantito quello che ha fatto. Ne ha fatti 57! Voglio dire, quasi non si regge più in piedi, ha giocato 43 minuti ieri notte. È oltre l’impressionante”
Numeri
Harden ha segnato 30 o più punti per la 17esima partita consecutiva, superando la striscia che apparteneva prima a Kobe Bryant, fermatosi a 16 di fila. Una serie di partite così lunga non si aveva dai tempi di Wilt Chamberlain, che nel 1964 mise a segno 30 o più punti per 20 partite consecutive.
Altro record fatto registrare da Harden sono i 36 punti nella sola prima metà di gara, record di franchigia per quanto riguarda i punti nei primi due quarti. Il Barba è arrivato ad un solo punto di distanza dal record di squadra (appartenente a Vernon Maxwell) per punti in una qualsiasi delle due metà di gara.
Harden ha segnato 50 o più punti per la terza volta in stagione, la 12esima complessiva in carriera. Gli altri giocatori ad avere più partite con almeno 50 punti a referto sono Jordan, Bryant, Chamberlain, Baylor, Barry e James. Un club veramente esclusivo.
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