(23-27) Dallas Mavericks 114 – 90 New York Knicks (10-40)
Dirk Nowitzki onora la sua ultima visita al Madison Square Garden realizzando il suo season high per punti segnati e aiutando i Dallas Mavericks a superare i New York Knicks.
A Dallas non serve sforzarsi eccessivamente per superare una squadra giunta ormai alla sua undicesima sconfitta consecutiva. I Knicks si tengono attaccati alla partita per poco meno di due periodi: dopo una prima frazione chiusa sul 24-20 per gli ospiti, nel secondo quarto c’è anche Nowitzki in campo. Il tedesco manda a bersaglio i suoi primi tre tiri e segna anche un paio di liberi prima che coach Carlisle lo faccia di nuovo accomodare in panchina. Dallas trova difficoltà a mantenere il vantaggio e New York passa anche a condurre per brevi tratti prima che Wesley Matthews prenda il comando delle operazioni e porti i texani sul +8 all’intervallo lungo. Nel terzo quarto i Knicks naufragano, subendo tutti i piccoli allunghi di Dallas e trovandosi sotto di 20 punti all’alba dell’ultimo quarto. Nessun brivido a fine partita, tanto che Carlisle si permette di concedere l’ultima passerella newyorkese a Nowitzki.
L’attenzione sugli spalti è stata calamitata più da Dirk (applauditissimo dal pubblico) che dalla gara in sé. Luka Doncic si è preso una serata di relativo relax, mentre tra le file di New York è da segnalare il ritorno in campo di un incredulo Enes Kanter, ormai quasi un corpo estraneo al roster dei Knicks, che al suo ingresso si è inginocchiato sul parquet a baciare il logo a centrocampo.
Per Dallas oltre ai 14 di Nowitzki e ai 16 di Luka Doncic, ci sono i 19 punti di Harrison Barnes e la tripla doppia (13 punti, 10 rimbalzi e 15 assist) di Dennis Smith jr. New York trova solo i 17 punti di Kevin Knox e i 16 di Trey Burke, troppo poco per sperare di ottenere un risultato positivo.
Ci è voluto un overtime ai Minnesota Timberwolves per avere ragione dei Memphis Grizzlies che non hanno regalato nulla nonostante la non idilliaca situazione di classifica.
I primi due quarti sono stati l’uno l’opposto dell’altro: bene Minnesota nel primo, meglio Memphis nel secondo, e non a caso le due squadre sono arrivate all’intervallo lungo sul 44 pari, senza aver mai sensibilmente allungato l’una sull’altra. L’equilibrio continua nel secondo tempo, propiziato anche dal fatto che Karl Anthony Towns sia costretto in panchina per problemi di falli. I tempi regolamentari si chiudono sul 93 pari. È necessario un tempo supplementare. Memphis prova a vincerla, portandosi due volte in vantaggio solo per essere raggiunta in entrambi i casi. Con le due squadre sul 97 pari Andrew Wiggins fa scorrere il cronometro fino a 6 secondi dalla fine prima di sganciare la tripla che però non va a bersaglio. È Towns allora a impadronirsi del rimbalzo e a insaccare il disperato buzzer beater in fadeaway che consegna la vittoria ai Wolves.
Eroe di serata KAT, che segna tutti i suoi 16 punti nel secondo tempo e ci aggiunge anche 10 rimbalzi. Lo aiutano Jerryd Bayliss (19 punti e 12 assist) e Andrew Wiggins (12 punti, 5 rimbalzi e 4 assist). Per Memphis non sono ancora una volta abbastanza le pur buone prove di Mike Conley (26 punti e 8 assist) e Marc Gasol (19 punti e 7 rimbalzi), né la verve di Ivan Rabb che sigla una doppia doppia (10 punti e 10 rimbalzi) in uscita dalla panchina.
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