Nella partita vinta in scioltezza (121-103) dai suoi Toronto Raptors contro i Los Angeles Clippers, Kawhi Leonard ha segnato 18 punti, 5 rimbalzi, 2 assist e 1 stoppata. Una prestazione che avrà sicuramente fatto una bella impressione a Steve Ballmer, proprietario dei Clippers, che era volato fino a Toronto appositamente per osservare l’ex Spurs. Ma Leonard non si è affatto accorto della sua presenza:
“Non presto mai attenzione a chi c’è alla partita o cose simili, a meno che non ci sia un momento di pausa e facciano un annuncio”
La presenza di Ballmer non era certo una cortesia, ma una parte della strategia dei Clippers per accattivarsi le simpatie di Leonard in vista della prossima free agency, quando la seconda franchigia di Los Angeles sarà tra i principali concorrenti per l’MVP delle Finali del 2014. Non è infatti la prima volta che i Clippers inviano dirigenti, anche di alta caratura, alle partite dei Raptors. Una cosa della quale però, evidentemente, Leonard non si è mai accorto.
La preferenza del giocatore per un ritorno a Los Angeles, sua città natale, non è però mai stato un mistero: quando nella scorsa offseason Leonard chiese a San Antonio di essere scambiato le due franchigie di L.A. (soprattutto i Lakers) erano state indicate dalla stampa come la meta più gradita al giocatore. I Clippers vorrebbero esaudire questo desiderio, anche con un anno di ritardo.
Leonard – che ha dichiarato di non voler parlare adesso del suo futuro – sta viaggiando a 28.3 punti, 8.1 rimbalzi e 3.2 assist di media. Secondo la maggior parte degli analisti a fine stagione Leonard declinerà l’opzione da 21.3 milioni di dollari sul suo contratto per testare il mercato dei free agent, dove i Clippers saranno solo una delle squadre a presentare un’offerta.
Steve Ballmer ha acquistato i Los Angeles Clippers nel 2014 da Donald Sterling per la cifra record di 2 miliardi di dollari.