(31-27) Los Angeles Clippers 120 – 130 Minnesota Timberwolves (26-30)
Il ritorno di Derrick Rose e di Jeff Teague dà ai Minnesota Timberwolves lo sprint giusto per superare i Los Angeles Clippers, nonostante gli sforzi di un Lou Williams fantasmagorico.
Dopo due quarti giocati sostanzialmente in equilibrio Minnesota cerca di dare uno strappo al match alla fine del secondo quarto, chiudendo con un parziale di 10-2 coronato da un layup di Derrick Rose e che porta i Timberwolves al riposo sul +8 (63-55). All’inizio del terzo periodo la musica non cambia, Minnesota segna i primi 10 punti della frazione e poi porta il suo vantaggio fino al +23. Ma i Timberwolves sanno benissimo di non essere al sicuro: i Clippers hanno recuperato svantaggi di 20 o più punti in trasferta per ben tre volte nell’ultimo mese (compresa anche la straordinaria rimonta dal -28 sui Boston Celtics). Ma gli uomini di Ryan Saunders sono bravi a gestire il loro vantaggio, e a chiudere la partita senza troppe preoccupazioni, cogliendo una vittoria importante e solida.
Per Minnesota, priva di Andrew Wiggins, sono fondamentali i 22 punti di Derrick Rose e i 19 con 10 assist di Jeff Teague, oltre ai 24 con 10 rimbalzi di Karl-Anthony Towns e i 19 di Dario Saric. A poco è servito ai Clippers appoggiarsi ai ben 89 punti della panchina più produttiva della lega: la sconfitta è arrivata nonostante i 45 punti (16/16 ai tiri liberi) di Lou Williams e ai 18 di Montrezl Harrell. Un Doc Rivers visibilmente irritato ha biasimato la sua squadra per i molti errori commessi:
” Difensivamente siamo stati tremendi. La partita è stata 48 minuti di errori individuali. Abbiamo fatto così tanti errori”
Un Russell Westbrook da record, con l’aiuto di un Paul George formato MVP, trascina OKC alla vittoria sui Portland Trail Blazers. RW0 fa segnare la 10 tripla doppia consecutiva (23esima in stagione, 127esima in carriera), staccando il nuovo record assoluto della storia NBA, prima detenuto da Wilt Chamberlain a quota 9.
Una partita che nasce sotto i migliori auspici per i Thunder, che nel primo tempo tirano con il 56% dal campo e sono sopra di 10 già alla fine del primo quarto, e addirittura a +19 (68-49) all’intervallo lungo. Nonostante tutto i Blazers non si danno per battuti e iniziano la terza frazione con un parziale di 7-0 che è solo l’inizio di un recupero vertiginoso, che li porta a ridurre le distanze fino al -5 (87-82) alla fine di un terzo quarto nel quale hanno tenuto OKC a soli 19 punti segnati. Nell’ultimo periodo però i Blazers non riescono a completare la loro rimonta e finiscono per essere spazzati via dal duo Westbrook-George, concedendo anche alla point guard dei Thunder la tripla doppia da record, nonostante avesse servito solo 5 assist nei primi tre quarti della sfida.
Per i Thunder Russell Westbrook chiude a 21 punti, 14 rimbalzi e 11 assist, mentre Paul George ne infila 47 con 12 rimbalzi e 10 assist (terza tripla doppia in carriera per lui). Una prestazione mostruosa delle due star, alla quale fanno da contorno i 18 punti (career high) del rookie Deonte Burton e i 15 di Raymond Felton. Portland cade nonostante i 31 punti di Damian Lillard e i 17 di Jake Layman.
Al di là del record personale, è importante il rendimento dei Thunder in questo periodo di grazia di Westbrook: nelle 10 partite consecutive in cui il giocatore è andato in tripla doppia, la squadra ha un record di 9-1. Come sottolinea coach Billy Donovan:
“So che la cosa più importante per [Westbrook] è vincere. Questo è il punto. Lui vuole vincere. La maggior parte delle cose che fa e per le quali si guadagna attenzioni in termini di triple doppie sono cose che hanno un impatto sulle vittorie della nostra squadra”