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Risultati NBA, un Antetokounmpo mostruoso trascina Milwaukee. Brooklyn vince dopo 3 overtime. Bene Toronto, Philly e Boston

Arriva la vittoria anche per Chicago, Minnesota, Miami, Denver, Portland e Clippers

(30-27) Sacramento Kings 118 – 120 Denver Nuggets (39-18)

Una partita divertente e accesa quella tra Denver Nuggets e Sacramento Kings, allietata anche dal rientro in campo di Isaiah Thomas, con i padroni di casa che hanno avuto ragione dei giovani ospiti nonostante l’espulsione nel primo tempo di coach Mike Malone, che lascia il posto in panchina a Wes Unseld jr.

Sacramento parte subito fortissimo e sorprende i Nuggets, portandosi avanti di 11 alla fine di un primo quarto ad alto tasso realizzativo (41-30). Denver deve reagire, ma nel secondo quarto lo svantaggio, sale addirittura a -17. Nella terza frazione Denver cerca di svegliarsi, e recupera velocemente, portandosi addirittura avanti di due (93-91), grazie anche agli 8 punti segnati da Isaiah Thomas nella sua prima presenza con la maglia dei Nuggets. L’ultimo quarto è una sfida di nervi, punto a punto, che raggiunge l’apice quando, a 15 secondi dalla fine, Buddy Hield segna il layup del pareggio Kings a quota 118, dopo aver recuperato un gap di 6 punti. Unseld jr chiama un timeout e disegna una giocata per Nikola Jokic, che sbaglia il primo tiro, ma riesce a infilare il tap-in per il vantaggio Nuggets. C’è ancora spazio però per Sacramento, con Buddy Hield che sbaglia la tripla della disperazione.

I Nuggets vincono anche e soprattutto grazie a Nikola Jokic, che segna una tripla doppia (20 punti, 18 rimbalzi, 11 assist) e il tiro della vittoria, mentre Paul Millsap mette a segno 25 punti e Malik Beasley 21. Per Sacramento non bastano i 25 punti di Buddy Hield, i 16 di Bogdan Bogdanovic e le doppie doppie di Harrison Barnes (19 punti, 11 rimbalzi) e De’Aaron Fox (15 punti, 10 assist).

(41-16) Golden State Warriors 107 – 129 Portland Trail Blazers (34-23)

Vittoria drammatica di Portland, che interrompe la striscia di successi in trasferta dei Warriors privi di DeMarcus Cousins, Shaun Livingstone e Andre Igoudala in un’atmosfera accalorata che ha portato anche all’espulsione di coach Steve Kerr.

I primi tre quarti della partita sono all’insegna dell’equilibrio, con le squadre che non scappano mai e sono sempre pronte a riagguantarsi. Questo almeno finché il jumper di Jake Layman non porta in vantaggio i Blazers per 104-101. Nell’azione successiva Zach Collins stoppa Damion Lee, prima di avere un’acceso scambio verbale con Klay Thompson. I due giocatori si vedono fischiare un tecnico a testa, e dopo l’episodio Portland prova la fuga portandosi sul 110-103. In quel momento Draymond Green si vede fischiare un flagrant foul su Collins. Una chiamata che fa letteralmente infuriare Steve Kerr, le cui proteste sono tanto accese da spingere gli arbitri ad espellerlo. I Blazers non sbagliano nessuno dei 5 tiri liberi che seguono la giocata, portandosi sul 115-103, e la tripla di Layman giunge a mettere il sigillo su una vittoria importantissima per Portland, al netto delle polemiche dei Warriors. Golden State segna insolitamente poco nell’ultimo quarto: soli 12 punti messi a segno dagli uomini della Baia negli ultimi minuti.

Portland trova i 29 punti e 8 assist di Damian Lillard, cui si aggiungono i 17 punti di Jake Layman e la doppia doppia da 11 punti e 11 rimbalzi di Jusuf Nurkic. Per Golden State non sono abbastanza i 32 punti a testa di Steph Curry e Kevin Durant, gli unici due giocatori in doppia cifra della squadra.

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