Quando i Toronto Raptors hanno deciso di sacrificare DeMar DeRozan per arrivare a Kawhi Leonard la scorsa estate, il giocatore si è sentito tradito: dopo le innumerevoli dichiarazioni d’amore per la franchigia e la città, dopo anni di fedeltà assoluta, era stato mandato via alla prima occasione e senza troppe cerimonie.
DeRozan era stato draftato dai Toronto Raptors nel 2009, e in nove stagioni in Canada era diventato il volto volto della franchigia, oltre che il leader all-time della squadra per partite giocate. Ha messo a segno 19.7 punti, 4.1 rimbalzi e 3.1 assist a partita, è comparso in quattro All Star Game e si è guadagnato gli onori dell’All-NBA Second Team e Third Team.
Mesi dopo quello scambio, la rabbia di DeMar DeRozan è scemata e la guardia ha trovato una nuova dimensione ai San Antonio Spurs, dove adesso è felice:
“Il tempo guarisce tutto. Questo non significa che le cose torneranno come prima. Ma mi sta bene. Sono andato avanti. Sono felice dove sono… Tutti siamo andati avanti”
Questa notte DeRozan tornerà a Toronto, per la prima volta da avversario, ed è pronto a una serata particolarmente emozionante:
“Se ci sarà una di quelle loro lunghe standing ovation sarà travolgente. Non sto aspettando altro, di sentire il loro amore”
DeRozan ha aggiunto che non incontrerà Masai Ujiri, il GM di Toronto che lo ha scambiato a San Antonio, ma che non vede l’ora di incontrare l’amico Kyle Lowry, che aveva perso il primo confronto tra gli Spurs e i Raptors per infortunio:
“Ho solo in programma di parlare con Kyle. Non vedo l’ora di vedere Kyle”
Del ritorno di DeRozan a Toronto ha parlato anche il coach dei Raptors, Nick Nurse, che con il giocatore ha lavorato in tutto il suo periodo come assistant coach di Dwayne Casey in Canada. Nurse ha dichiarato che guardare l’evoluzione di DeRozan come giocatore, e l’impegno dimostrato dal giocatore è stato come un’esperienza artistica per lui. Il coach dei Raptors ha detto di adorare DeRozan, e che il giocatore meriterà tutte le manifestazioni d’affetto che il pubblico gli tributerà, anche se crede che queste non avranno alcun impatto sul modo di giocare di Toronto.